Futsal

Montemurro, deferito al Tribunale Federale.

Montemurro

Dopo la clamorosa telefonata approdata sui maggiori quotidiani italiani, per quello che ormai tutti conoscono come il “SexyGate” del Calcio a 5 italiano, la vicenda arriva nelle aule del Tribunale Federale. In una nota stampa diramata nel pomeriggio, dopo il Consiglio Federale al quale inopportunamente l’ex Presidente Montemurro ha partecipato, nella sua seconda veste ufficiale. Correttezza politica e rispetto per una vicenda giudiziaria sportiva, ancora tutta da chiarire, avrebbero dovuto indurre lo stesso Andrea Montemurro a disertare la riunione di oggi.
Suona quantomeno illogico decidere di occuparsi di questioni “federali”, quando si è rinunciato ad aiutare il futsal italiano nel suo momento più difficile.
Così recita la nota stampa della Procura Federale:

“il Sig. MONTEMURRO ANDREA, all’epoca dei fatti, Presidente della Divisione Calcio a 5 L.N.D. per rispondere della violazione dell’art. 4, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva, per avere violato i principi di lealtà correttezza e probità sportiva, avendo reso noto, a mezzo telefonata, al sig. Gianluca La Starza (Presidente della SSDARL Latina Calcio a 5), l’esclusione disposta dalla Co.Vi.So.D. dal Campionato Nazionale di Calcio a Cinque di Serie A 2019/2020 della società consorella ASD Maritime Futsal Augusta, quando tale informazione era ancora riservata, ovvero in epoca antecedente alla pubblicazione del relativo C.U. di esclusione dal campionato di competenza, a seguito dell’istruttoria della Co.Vi.So.D”

Rileggete questo pezzo con più attenzione, più lentamente. “Per aver violato i principi di lealtà correttezza e probità sportiva”, questa l’ipotesi di reato sportivo dalla quale l’ex presidente Montemurro dovrà difendersi nelle sedi opportune.
Le sentenze le emettono i tribunali e attendo con tranquillità e sincera curiosità il dipanarsi di questa vicenda. Certo però non dimentico le parole spese senza risparmiarsi di quei pasdaran montemurriani che cercavano di spiegare quasi disperatamente che rivelare una sentenza che “sapevano tutti” non costituiva un reato. Ora questi edotti signori dell’analfabetismo funzionale apprendono che almeno per la giustizia sportiva, tale comportamento costituisce ipotesi di illecito. Non indugio oltre sulle ipotesi di scambi sessuali contenute nella telefonata come ventilato da testate come la Gazzetta dello Sport e il Corriere dello Sport, quelle attengono a vicende sulle quali probabilmente farà chiarezza la Procura della Repubblica e sulle quali sono gli stessi protagonisti a dover fare riflessioni morali.
Lasciatemi spendere due parole però su quelli che addirittura ventilano la possibilità che la telefonata alla base di questa vicenda sia stata manipolata, a loro affiderei volentieri un gilet arancione e li inviterei a leggere questo pezzo, così da aver dimestichezza con il Rasoio di Occam.
Spesso tra due possibili spiegazioni, quella più semplice è quella giusta.

Nota Stampa Procura Federale

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