A partire dal prossimo 1° luglio 2020 – salvo eventuali deroghe per lo spostamento dei termini della stagione 2020/2012 causa Covid – la FIFA farà entrare in vigore quanto stabilito dalla Circolare n.1679, imponendo a tutte le Federazioni l’adozione di un sistema elettronico unico di digitalizzazione delle informazioni per i tesserati di calcio a 11, sia nel maschile che nel femminile, sia professionisti che dilettanti. Questa sorta di “passaporto” sportivo aumenterà la trasparenza, con l’introduzione di due distinti archivi per il calcio a 11 ed il calcio a 5, attribuendo ad ogni atleta l’effettiva attività svolta nei due diversi ambiti, così come previsto dalla normativa FIFA sul contestuale tesseramento di un giocatore a favore di una società di calcio a 11 e una di futsal.
La normativa già prevista per regolamento internazionale, dovrà dunque essere recepita dalla FIGC che dovrà accogliere le disposizioni contenute nell’Allegato 7 “Regolamento sullo Status e il Trasferimento dei calciatori” della FIFA che, oltre a stabilire che un calciatore o una calciatrice possono essere tesserati, allo stesso tempo, per una Società di Calcio a 11 e una Società di Calcio a 5, anche appartenenti a Federazioni diverse, afferma inoltre recita, inoltre che gli stessi possono essere tesserati per un massimo di tre club di Calcio a 5 durante la stessa stagione sportiva, e che in tale periodo il calciatore/calciatrice può disputare partite ufficiali solo per due di tali società.
Ulteriori dettagli sull’argomento, sono stati sottolineati dal Consigliere Marco Calegari: “Al fine di compiere i dovuti approfondimenti regolamentari, la LND ha richiesto e ottenuto la costituzione di un apposito tavolo tecnico con la FIGC, con Divisione Calcio a 5 annessa. Diverse le casistiche da prendere in considerazione: ad esempio, calciatori e delle calciatrici che svolgono una sola delle due discipline sportive, quelli che potranno svolgerle contemporaneamente nel Calcio a 11 e nel Calcio a 5 in diverse società o, come più spesso accade, nella stessa società che è attiva in entrambe le discipline. In aggiunta, si dovranno regolamentare anche i casi di calciatori e calciatrici che potranno svolgere attività di una delle due discipline in Italia e dell’altra all’estero. In tal senso, appare evidente che le normative attuative dovranno prevedere degli specifici paletti per salvaguardare le importanti esigenze di organizzazione e di linea di continuità agonistica delle Società, non soltanto di quelle che in ambito dilettantistico devono sottoscrivere accordi economici con i propri tesserati e tesserate. Inoltre, si dovrà rivedere l’impianto del vigente articolo 118 delle Norme Organizzative Interne della Federcalcio che, come noto, disciplina la cosiddetta “variazione di attività” dei calciatori e delle calciatrici dilettanti, i quali possono avere un tesseramento con una Società di Calcio a 11 e di Calcio a 5, ma devono scegliere, ogni stagione sportiva, a quale delle due attività intendono prendere parte, lasciando in “quiescenza” il tesseramento con la Società che partecipa all’attività della disciplina sportiva che il tesserato intende temporaneamente sospendere”.
