La vita reale era sopravvalutata prima, lo è anche ora e per di più è anche potenzialmente letale. Un virus tipo film di fantascienza, gente che scopre che può avere una vita senza doversi per forza sputacchiare in faccia mentre parla, gente che scopre e si scopre.
Questa realtà altamente connessa e digitale è sempre stato il mio mondo anche quando era da sfigati “stare tutto il tempo davanti al computer” e ora invece che dovete farlo tutti è improvvisamente figo. Bravi, le etichette potete stamparle e attaccarvela in faccia, così la prossima volta vi riconosciamo, noi che qui in questa realtà altamente interconnessa abbiamo sempre abitato.
Scopro però nuovi abitanti insospettabili.
Leggo un articolo, c’è una giocatrice di futsal che passa il tempo a giocare ai videogames, si è scoperta pasticcera coprendo sistematicamente la sua cucina di farina per l’immensa gioia della sua compagna.
Dell’intero articolo, m’ha colpito quel particolare.
Ho casualmente il suo numero e le scrivo.
“Giochi ai videogames?”
“Si quando ho voglia gioco a Mario Bros”
“Solo a Mario?”
“In questa quarantena io e Guti abbiamo scoperto che avevamo la Wii con noi, avevo dimenticato di averla. Ho guardato un tutorial in YouTube su come hackerare la console, così sono riuscita a caricare tanti dei titoli ai quali giocavo da piccola. Mario era il mio preferito allora”
“Non avevate mai “moddato” (modificato) una console prima?”
“Nooo. Ho impiegato tre giorni a farlo, andavo a dormire alle 5 del mattino”
“Ma ti posso amare anche solo per questo?”
Vedete, i videogame sono parte della mia vita da quando riesco a ricordare, per un periodo della mia vita mi hanno anche pagato per giocare ai videogame (ma questa è una storia per un momento diverso da questo) e anche io per modificare le console sono capace di non dormire, ma che storia, fantastica.
Nona è quella donna che se si scioglie i capelli non la colleghi con quella che vedi in campo, certo si somigliano, sono entrambe taciturne, si definirebbero timide ma poi la vedo rovesciare in porta un pallone impossibili e mi chiedo dov’è che nasconda quella sfacciataggine.
La ritrovi nella volontà di imparare a fare una cosa che non ha mai fatto, seguendo un tutorial di youtube. La community spagnola è molta attiva sul fronte del “mod” delle console, perfino io ne ho dovuti seguire alcuni per capire come portare a termine uno di questi interventi.
“Appena abbiamo fatto un brownie”
“Tutto pensavo nella vita tranne di scoprire che tu fossi una gamer-pasticcera”
Nona in versione pasticcera però si lascia alle spalle anche un turbine di disordine che non l’avvantaggerebbe in una competizione di culinaria televisiva.
La sua arte culinaria travolge la cucina, però se il prodotto finale merita non resta che rassegnarsi a pulire, mentre la cuoca riposa.
