Mentre dalla LND non arrivano ancora notizie ufficiali sulla (più che) possibile chiusura anticipata della stagione in cui è impegnato anche il Real Grisignano, Joseane Pinto Dias cerca di far trascorrere i giorni come può.
“Guardo tanta TV e mangio tantissimo, per fortuna la nostra preparatrice atletica, Giorgia Benetti, ci ha dato degli esercizi da eseguire a casa e sto limitando i danni – scherza. – Due mesi senza futsal e senza palla, ormai. Se fosse successo d’estate, in Brasile, con attorno parenti e amici, il tempo sarebbe volato via senza problemi, ma così è un incubo”.
Dovrà attendere il 5 giugno per tornare a São Jorge d’Oeste, poi 15 giorni di autoisolamento prima dell’abbraccio alla famiglia ed in particolare a Simone, sorella minore della giocatrice, in dolce attesa dallo scorso novembre.
“Non sono partita in questi mesi di stop perché il Veneto è stata da subito una zona altamente colpita dal Coronavirus e non ho voluto rischiare. Ora la pandemia è presente anche in Brasile, ma osserverò tutte le regole per non mettere nessuno a repentaglio e poter stringere nuovamente tutti i miei cari. Augusto – dice Pinto Dias riferendosi al primo nipote in arrivo – nascerà a luglio, non ho potuto far da madrina per una questione di tempistiche, ma sono sicura che sarò una brava zia”.
Tornando al calcio a 5, il rammarico è doppio per la blaugrana.
“Probabilmente questo è stato il mio ultimo anno. Non sono affatto stanca, ma è arrivata l’ora di pensare ad un inserimento nell’ambito del lavoro. Cosa farò? Non so di preciso. Mi dispiace non aver frequentato l’università e aver rifiutato una borsa di studio, in passato, pur di rimanere vicino casa e vicino alla squadra in cui giocavo allora. Ma se avessi iniziato un qualsiasi corso di studi, probabilmente poi non sarei mai venuta qui in Italia, quindi ci sono pro e contro e alla fine va bene così. Per iscriversi c’è sempre tempo, la mia priorità è però quella di trovare un lavoro che mi piaccia e, se possibile, conciliarlo con il futsal. Qualche settimana senza campo e già mi manca da morire lo spogliatoio: Cogo e Troiano mi fanno morire dal ridere e anche tutte le altre sono compagne di squadra fantastiche. Insieme a loro avevamo fissato il traguardo della salvezza, ora – però – credo non sapremo mai come sarebbe andata a finire…”.