10 giorni al fatidico 4 maggio, data fino al quale l’ultimo DPCM governativo ha sospeso l’attività agonistica. Ma cosa accadrà poi? Lo abbiamo chiesto a Mauro Gadaleta, preparatore atletico della Femminile Molfetta, che sembra essere sostanzialmente in linea con quanto detto da mister Iessi.
“E’ strano. Di solito si aspetta maggio per staccare un po’, invece siamo a fine aprile e mi accorgo che mi manca davvero qualcosa di grande. Ma per quanto l’assenza del futsal si faccia sentire, soprattutto per chi – come me – ha fatto del suo hobby anche un lavoro, non credo si possa ripartire. LND e Divisione continuano a temporeggiare, ma si percepisce chiaramente che ci siano problemi non risolvibili allo stato attuale. Al primo posto bisogna mettere la salute: se non risolviamo in via definitiva l’emergenza sanitaria, rischiamo di pagare a caro prezzo un ritorno sul campo. Nell’ipotesi di una ripartenza, comunque – scherza Gadaleta – spero che ci facciano giocare la Coppa: sono due anni che aspettiamo questo momento…”.
In attesa di decisioni dall’alto, gli impegni (soprattutto extra-sportivi) non mancano di certo.
“In un modo o nell’altro, continuo a seguire il mantenimento atletico delle nostre atlete che, lo ricordiamo, sono tutte rimaste in Puglia: il problema non è tanto allenare la massa muscolare, dal punto di vista della tonificazione ci difendiamo bene, quanto curare l’aspetto anerobico, che è inevitabilmente calato. Ma la maggior parte del tempo – continua Gadaleta – è dedicata alla didattica online: essendo un insegnante di scuola primaria, ultimamente sono stato alle prese con la rimodulazioni di tutti i programmi dato , l’oramai certo, non ritorno a scuola. Sono stati giorni di fuoco, ora – però – posso davvero godermi un po’ la famiglia”.
In tre sotto un tetto: Mauro, la compagna Elisabetta Catalano – ex fisioterapista dell’Italcave Real Statte – e il loro bull terrier, Akemi.
“Da 4 anni ci riempie la vita, ormai è come una figlia. L’abbiamo scelta perché era la più grande della cucciolata, ora dovrebbe pesare tra i 18 e i 22 chili, invece ne fa 30. Diciamo che siamo tutti di buona forchetta e poi in cucina me la cavo piuttosto bene: focacce, panzerotti, pasta fatta in casa quant’altro finiscono in pochi minuti, mentre la vaschetta di zenzero che comprata ad inizio quarantena è ancora in frigorifero perfettamente sigillata. La mia forma per il momento è “summer 2022”, ma va bene così, tanto – chiude sorridendo –, la prova costume sembra rimandata”.
