Serie A

Claudia Cuccu e il Futsal Femminile Cagliari: “Lontane ma vicine”

cuccu

Quasi in archivio la prima settimana di fermo forzato, imposta dalle esigenze di tutela e salvaguardia della popolazione, imposte dal COVID-19.
Nel mondo del futsal femminile, con le attività bloccate, ogni cosa sembra congelata nel tempo, nell’attesa che il vento della primavera soffi via le ombre di una situazione tanto pericolosa quanto surreale.

Uno scherzo mal riuscito“. Cosi commenta Claudia Cuccu, capitano del Futsal Femminile Cagliari, la notizia del blocco imposto a tutte le attività non solo sportive.
Non abbiamo compreso la reale portata di questa emergenza fino a quando non abbiamo visto abbassarsi le serrande degli esercizi commerciali, svuotarsi le strade, chiudere parchi e palazzetti. Inizialmente la percezione è stata quella di assistere ad una burla, come fossimo su Scherzi a Parte. Ben presto però questa vaga ilarità ha lasciato il posto ad un sentimento di sgomento.
Ora siamo tutte chiuse in casa, ognuna nella propria abitazione. E’ difficile continuare a lavorare in queste condizioni, ma ognuna di noi ha un programma di allenamento che è chiamata a seguire per non perdere quanto di buono fatto finora.”

Se l’inaspettata piega degli eventi ha indubbiamente causato una copiosa pioggia di disagi, la comune condizione di isolamento amplifica il sentimento di appartenenza: “Così come noi, tutte le squadre e le giocatrici del nostro campionato stanno cercando di rispondere nel miglior modo possibile al momento di difficoltà. Certo non è semplice, nessuna di noi si è mai trovata a vivere ed affrontare una situazione di questo tipo. Siamo tutte molto preoccupate e mi rendo conto della difficoltà vissuta con ancor più apprensione da tutte quelle giocatrici lontane da casa, senza poter giocare e neanche raggiungere i propri cari. Tra noi cerchiamo di sostenerci a vicenda e spesso ci videochiamiamo per scherzare un po’ e trascorrere del tempo insieme. Lontane ma vicine.

Ma ora? Come cambia la programmazione sportiva di una società di futsal alla luce delle recenti vicende e dell’incertezza crescente sulle sorti del campionato?
Avevamo puntato tutto sulle Final Eight di Coppa Italia. Il nostro lavoro dentro e fuori del campo era focalizzato su questo obiettivo attraverso un programma che mister Marimon e tutto lo staff avevano elaborato nei minimi dettagli. Ora bisogna capire quale futuro ci aspetta. Non c’è nessuna certezza e la condizione di insicurezza mi fa pensare che, purtroppo, l’attività agonistica per quest’anno terminerà senza vedere la conclusione del campionato e lo svolgimento della Coppa. Personalmente mi auspico un rientro in campo nel più breve tempo possibile così da non gettare al vento una stagione intera. Mi rendo conto però di quanto questo scenario sia di difficile realizzazione. Non solo a livello organizzativo ma anche per quanto riguarda la condizione fisica e mentale in cui ci troveremo al termine del periodo di fermo. Non sarà semplice tornare in campo, sia dal punto di vista fisico che mentale. Il mio augurio però è che venga presa una decisione chiara nel più breve tempo possibile per poter dare alle società la possibilità di ripensare un programma adatto al prosieguo della stagione, se si deciderà di continuare, o iniziare a progettare la prossima in caso di stop definitivo. Sembra di essere in un film dalla trama surreale, scritto da un amareggiato sceneggiatore in cerca di rivalsa“.

E’ il desiderio di tornare a vivere al fianco della propria passione quello che anima Claudia e un movimento intero, una spinta propositiva sorretta dalla voglia di continuare a far battere il cuore con un rimbalzo controllato. L’esigenza però costringe ad adoperare prudenza: “Per quanto ami giocare a futsal e vorrei riprendere le attività a stretto giro, la salute in questo momento rappresenta la priorità. Vedo ancora troppe persone prendere sotto gamba i rischi che il coronavirus porta con se. Noi giovani ci pensiamo forti ed immuni ma ho la percezione che non ci si renda conto di come comportamenti scellerati possano aggravare una situazione già complicata. Abbiamo bisogno di auto tutelarci rispettando noi stessi e le persone attorno a noi. Spero che, attraverso le misure di contenimento adottate dal Governo e dai vari comuni, l’emergenza possa rientrare senza troppe conseguenze negative“.

 

 

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