The League

Catania capolista solitario, Trieste in zona retrocessione

Genova 1 – Bianchi
Ancona 3 – Gayardo, Vanin (2)

Esce tra gli applausi la squadra di Pergolari dopo una partita disputata a viso aperto contro  una delle corazzate di questo campionato, l’Ancona di Coccia.
Le due squadre non si risparmiano ma alla fine a pesare sul piatto della bilancia c’è il fattore Vanin, autrice dei due gol che segnano il sorpasso e poi sigillano il risultato. In particolare il terzo gol dell’Ancona è una gemma intagliata con classe sconfinata da “Miuda” Vanin.
Quando nell’Ancona non brillano Valeria e Renata, ci pensa Nagy ha sfoderare la sua migliore prestazione stagionale e rintuzzare gli attacchi di un Genova mai domo che paga la giornata negativa delle sue interpreti principali. Lucileia scomparsa dal campo troppo presto e Cortes troppo sola dietro senza l’appoggio di Belam per rintuzzare gli attacchi delle marchigiane.

Terni 0
Venezia 2 – Ortega, Borges

Il Venezia di Gallo è tra le squadre più pragmatiche della lega, fondata sul concetto “primo non prenderle”, l’asse difensivo Sestari – Barca è capace di tenere le venete a galla anche nella peggiore tempesta offensiva. Il Terni gioca la sua partita ma paga alla fine dazio, il suo peccato originale difensivo, Rocha quando è in giornata diventa un attaccante aggiunto che arriva dalle retrovie spesso non marcato.
Se però come è accaduto oggi non vede la porta nemmeno se fosse grande come quella da calcio, il Terni di Giovannini soffre troppo per portare a casa il risultato. Le ragazze di Gallo impiegano meno di un tempo per portarsi avanti con Ortega e Borges e poi sono in grado di giocare sul loro terreno ideale, amministrare il risultato.

Trieste 0
Catania 1 – Dupuy

Nicola Schettini e il suo Catania, non sono una meteora, battono uno a zero il Trieste di Diego Iessi e si installano lì in testa alla classifica. Senza fronzoli queste ragazze condotte in campo magistralmente da un mister capace di spostare le sue atlete all’interno del suo scacchiere tattico e farle rendere al massimo contro l’avversario di turno. Dalla finale di Coppa di Lega le siciliane non hanno meritato di ricoprire una posizione di classifica di vertice. Crisi di risultati invece per un Trieste che sembra aver dimenticato come si vince, una crisi simile a quella che ha attraversato l’Ancona nel girone d’andata.
Il risultato però non inganni, il Trieste si è letteralmente installato nella metà campo avversaria per larghi tratti della partita, incapace però di concretizzare l’enorme mole di occasioni e il dominio territoriale.

 

Verona 2 – Pomposelli (2)
Torino 4  – Dal’Maz (2), Coppari, Soldevilla

Due squadre che hanno bisogno di fare risultato. Verona e Torino scendono in campo con il medesimo piglio ma è la squadra che schiera una straripante Rafaela Dal’Maz ha portarsi a casa i tre punti.
Un buon Verona non può nulla contro lo strapotere fisico della squadra di Alessandro Dragone che domina ogni aspetto del gioco e dall’altra parte è Arianna Pomposelli l’ultima ad arrendersi riconsegnando al magazziniere una maglia gialloblu madida di sudore. Ottima per le piemontesi anche la prova del pacchetto difensivo che con i gol di Coppari e Soldevilla sigilanno un risultato messo in discussione proprio dalla numero due in maglia gialloblu. Luca Marcelli rimane inchiodato nel pantano dell’ultimo posto in classifica ma la sua squadra ha mostrato segni di risveglio.

Bologna 2 – Marta (2)
Firenze 2 – Belli (2)

Dopo aver fermato l’Ancona, Patrizia Lauria e il suo Firenze spaventano anche il Bologna. Le toscane mettono in campo un prova maiuscola e s’appoggiano al tiro dalla distanza al fulmicotone di Belli per riacciuffare il risultato prima e poi passare in vantaggio. Bologna rivedibile sulle situazioni di palla inattiva riesce a capitalizzare al meglio un primo tempo da tregenda di Oselame che riesce a sbagliare anche le cose più semplici e lascia che Marta timbri per ben due volte il cartellino.
Un pareggio tutto sommato giusto quello maturato sotto le due torri, certo Santucci sulla panchina del Bologna può recriminare per la prestazione opaca della sua linea mediana, Manieri e Taty sono letteralmente scomparse dal campo lasciando campo libero a Federica Belli in versione cecchino.

 

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