The League

L’Ancona torna a fare paura, attenti a Lauria.

L’undicesima giornata parte con una settimana di ritardo, il recente update di FIFA 20 ha anche cancellato il roster modificato che ci permetteva di giocare la AGS Volta League. Dopo immani imprecazioni e trovata una soluzione al problema perché non si riproponga più siamo tornati al futsal giocato digitale.

Genova 0
Trieste 4 – Isa Pereira, Vanessa, Cortes (A), Vanessa

Diego Iessi si presenta al cospetto del Genova con una inedita veste tattica, le quattro reti subite dal Firenze hanno lasciato il segno anche a livello di movimenti di gioco.
Rimodella la sua squadra il tecnico del Trieste e questa tattica sembra pagare subito.
Pronti via e il Genova si trova schiacciato nella sua metà campo, in balia degli avversari.
Pergolari dalla panchina di sbraccia chiedendo alle sue ragazze di guadagnare campo.
Un uno due micidiale quello della squadra giuliana che con le due Pereira, Isa e Vanessa, mette subito sul binario giusto la partita. La portoghese ruba un pallone e s’invola nella metà campo avversaria, spara a botta sicura, Mascia tenta l’intervento ma il pallone s’insacca nell’angolo basso.
Il secondo gol è invece frutto del fiuto del gol della brasiliana Vanessa che approfitta di una respinta corta di Mascia da azione di calcio d’angolo e indovina con un tiro a giro, la conclusione sulla quale il portiere avversario non può arrivare.
Si va al riposo dopo una timida reazione del Genova che però s’infrange sull’attenta retroguardia della squadra ospite.
Il Genova rientra in campo e prova a dare una svolta alla partita, Pergolari chiede alle sue ragazze di alzare la pressione sul portatore di palla avversario. Mossa subito efficace. Moreira pressata si rifugia verso il suo portiere, rinvio maldestro di Mascia, palla a Belam in agguato e conclusione che da l’impressione del gol ma finisce fuori di pochissimo.
Il Trieste arretra ed è costretto ad affidarsi alle ripartenze e alle situazioni di palla inattiva per essere pericolo nella metà campo avversaria.
Il tecnico delle liguri però capisce che non è una giornata facile per la sua squadra quando su azione di calcio d’angolo per le avversarie Taninha prima colpisce la traversa con una potente incornata, la portoghese riesce poi ad avventarsi sulla palla e in semirovesciata riesce a concludere verso la porta, palo pieno. Sul rimpallo Cortes si trova sulla traiettoria, il pallone le rimbalza addosso e finisce nella sua porta. Tre a zero.
Una manciata di secondi dopo, Vanessa mette il suo secondo sigillo sull’incontro già ampiamente chiuso. Vince un contrasto su Belam nella sua metà campo, s’invola sulla banda laterale e poi con una conclusione velenosa insacca il pallone tra la mano protesa di Mascia e il palo sinistro.
Quattro a zero.

Terni 1 – Taina
Torino 1 – Dal’Maz

Bastano una manciata di secondi alla compagine guidata dalla panchina da Alessandro Dragone pe passare in vantaggio, Dal’Maz fa valere la sua prestanza fisica e strappa il pallone dai piedi di una avversaria raggiungere rapidamente Franco che non ha scampo sulla conclusione potente e a distanza ravvicinata. Un colpo a bruciapelo che fa arretrare il Terni che impiega qualche istante di troppo forse a recuperare l’assetto tattico e la voglia di attaccare le avversarie ben disposte in campo.
Sempre pericolosa Dal’Maz che imperversa nella metà campo del Terni con le avversarie che faticano a contenerla e solo una strepitosa Castagnaro contiene il passivo. Coppari fa tremare la traversa con un potente colpo di testa su azione di calcio d’angolo e il primo tempo sembra volgere al termine senza che le indicazioni che arrivano dalla panchina di Giovannini sortiscano alcun effetto.
Nella ripresa le ragazze del Terni cercano di sistemarsi nella metà campo avversaria e di sporcare le line di passaggio delle avversarie decise a controllare il cronometro mantenendo il possesso del pallone.
Le umbre guadagnano terreno e sembra che l’equilibrio della partita ora si sia spostato a favore di Maite e compagne. Incapaci di allentare la pressione sulla propria difesa il Torino s’arrocca sulla linea dell’area di rigore, rispolverano il più classico degli autobus davanti alla porta. Ci vuole una prodezza di Taina proprio quando le lancette stanno per regalare i tre punti al Torino per riportare la partita in equilibrio.
Un tempo per parte ed un pareggio tutto sommato giusto.


Verona 1 – D’Incecco
Firenze 3 – Nicoletti, Viera, Belli

Ancora una vittoria roboante per la squadra di Lauria. Dopo i 4 gol rifilati al Trieste, una delle corazzate del campionato eccone altre 3 serviti a domicilio al Verona.
Pronti via e a centrocampo c’è uno scontro tra numeri 5, Ersilia D’Incecco contro Susanna Nicoletti, ne esce vincente quest’ultima che dopo una breve corsa arriva indisturbata al limite dell’area e insacca con un violento tiro al giro sul quale nulla può una incolpevole Tirelli.
Letteralmente nell’azione successiva pareggia il Verona.
Luciani serve in profondità proprio D’Incecco, Nicoletti buca l’interdizione sulla linea del passaggio e al palla giunge al folletto abruzzese che si gira e spara sotto al sette un bolide imparabile.
In molti rumoreggiano sugli spalti, forse si è spento l’ennesimo fuoco di paglia del Firenze e invece le ragazze di Mister Lauria reagiscono con veemenza. Sfruttando il campo per la sua lunghezza la squadra toscana imbriglia la manovra delle avversarie e le costringe a qualche sporadica sortita offensiva di rimessa.
Il secondo tempo ripropone il medesimo copione del primo, Marcelli chiede alle sue ragazze di sfruttare meglio le palle inattive e su calcio d’angolo in almeno un paio di occasioni le scaligere potrebbero addirittura passare in vantaggio.
Lauria ha bisogno che le sue atlete più talentuose salgano in cattedra, all’appello rispondono Amparo e Viera. La spagnola s’invola sulla fascia poi serve nel mezzo Viera che elude la marcatrice avversarie e fulmina con una conclusione rapida e ben piazzata l’estremo difensore avversario.
Rotti gli equilibri della partita il Firenze dilaga.
Il Verona arretra sotto la pressione delle avversarie e capitola ancora, questa volta su calcio d’angolo Tirelli si difende come può con una prima deviazione con un tiro a botta sicura ancora di Viera ma nulla può sul tap-in ravvicinato di Belli.
Tre a uno e seconda vittoria consecutiva per il Firenze.

Catania 0
Bologna 2 – Taty, Taty

Santucci e il suo Bologna hanno ambizioni da scudetto, inutile negarlo. Sconfitte come quella di domenica scorsa però sono passi falsi che la compagine che gioca sotto le due torri non si può permettere. In settimana tutti davanti alla lavagna e qualche giocatore anche dietro e nuovo piano tattico per Santucci che sposta in posizione più offensiva il suo miglior giocatore, Taty.
Il Catania però non è un avversario da poter prendere alla leggera e almeno nella fase iniziale del primo tempo sembra riuscire a tenere bene il campo e a rendersi pericolosa.
Sale però in cattedra Taty e spacca letteralmente la partita. Con un uno-due personale micidiale, la brasiliana stende la resistenza delle siciliane coadiuvata da uno straripante dominio collettivo del Bologna.
Si va al riposo con un Catania sfiancato da un primo tempo condotto sempre all’inseguimento del pallone e del risultato.

Un secondo tempo che ricalca per ampi tratti il primo tempo, decisamente di marca bolognese con occasionali e puntate offensive del Catania. Risultato mai in dubbio e vera affermazione di forza da parte della squadra di Santucci.

Venezia 1 – Ortega
Ancona 2 – Vanin, Adamatti

Inutile negarlo in questa sfida da alta classifica contava solo vincere. L’Ancona rilanciato dalla presenza di Valeria Schmidt in difesa sembra essersi messa alle spalle una prima parte di stagione al di sotto delle aspettative del suo allenatore.
Coccia conferma lo schieramento tattico a rombo mentre il mister del Venezia preferisce modificare l’atteggiamento tattico spostando Ortega al fianco di Mansueto in avanti.
Pronti via e l’Ancona inizia a macinare il suo gioco, verticalizzazione e velocità.
Sestari deve arginare un fuoco di fila con una prestazione superlativa, tra le sue parate e i pali della sua porta sulla panchina delle marchigiane la frustrazione di mister Coccia è palpabile.
Sull’ennesima bordata verso la porta di Gayardo questa volta Sestari non riesce a respingere come dovrebbe e la palla resta li in mezzo all’area, si avventa sul pallone Vanin e la scaraventa in porta.
Uno a zero, meritatissimo.
L’Ancona non si ferma continua a tenere inchiodato l’avversario nella sua metà campo.
Allarga sconsolato le braccia mister Gallo sulla panchina delle venete. Le sue ragazze sembrano essere sempre in ritardo di un tempo di gioco sulle avversarie e troppo morbide nei contrasti. Si va al riposo sotto nel punteggio con il minimo scarso ma poteva andare peggio e i volti delle giocatrici sembrano riflettere questo pensiero.
La ripresa non cambia il registro della partita, l’Ancona preme e verticalizza, il Venezia insegue a vuoto il pallone.
Il raddoppio di Adamatti che incrocia alla perfezione di testa un calcio d’angolo magistralmente battuto da Vanin è il giusto premio a una squadra che sta dominando la partita.
Il Venezia però è una squadra che difficilmente s’arrende anche quando è sotto di due gol. L’Ancona molla leggermente la sua presa sulla partita e Nagy è costretta ad un paio di interventi difficili che la costringono a rifugiarsi più volte in calcio d’angolo. Da uno di questi arriva il due a uno di Ortega, lesta a correggere il traversone di Borges.
Sulla panchina dorica qualcuno teme di rivedere gli spettri di un girone d’andata fatto di pareggi e sconfitte maturate nei secondi finali.
Non succede nulla però e la squadra di Coccia porta a casa tre punti che la rilanciano come seria candidata al titolo.

 

 

 

 

Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

To Top