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Nicol Delago: astro nascente dello sci alpino italiano

In questi giorni di festa non è difficile che molti di noi lo trascorrano sulle piste da sci. Chi per una passione che si trascina da quando era bambino, chi per la sola e pura magia della neve che fa atmosfera natalizia. Nel frattempo la Coppa del Mondo di Sci alpino è proprio nel vivo e già si contano i primi trionfi, i primi podi azzurri… per fortuna sia al maschile che al femminile. Quando chiamo al telefono Nicol Delago, classe 1996, originaria della Val Gardena, è il giorno della vittoria di Dominik Paris in casa sulla Stelvio a Bormio. E Nicol esordisce infatti con molti complimenti su Dominik: “Lui è molto forte, ha sempre fatto molto bene a Bormio e riesce ad interpretare molto bene i tracciati. Vincere in casa non è mai facile!”. Allora chiedo a Nicol come stiano andando i suoi allenamenti e la sua preparazione visto il fantastico secondo posto in SuperG ottenuto a Lake Louise solo qualche settimana fa. “Gli allenamenti vanno bene – dice Nicol – la squadra è tornata da poco da Val d’Isere dove hanno purtroppo annullato la prova di Coppa del Mondo femminile a causa del maltempo ma nel frattempo ci siamo allenate a San Pellegrino ed ora ci aspetta un periodo di scarico visto il periodo intenso che ci aspetta a Gennaio e Febbraio“. Nicol però è carica forte appunto del risultato in America che è arrivato inaspettato nonostante la preparazione che la stessa Nicol ci dice di aver fatto prima della stagione. “Il Super G è comunque una disciplina a cui tengo sempre tanto, anche lo scorso anno. Non è pero mai facile perché già dalla prima prova devi subito interpretare bene il tracciato, velocità, linee e neve. Negli ultimi anni ho sempre fatto fatica, ho sempre sbagliato tanto e non ho sempre interpretato nel modo migliore la discesa in Super G”. L’obiettivo rimane sempre quello di cercare la miglior prestazione in ogni gara, dice Nicol, indipendentemente dal risultato. “Cerco di concentrarmi su me stessa, su quello che voglio fare io e senza pensare ai numeri ed ai risultati”. Nicol ci tiene a dire che ciò che conta per lei è stare bene e divertirsi, solo alla fine si vedranno i frutti del lavoro svolto. “Il risultato molto spesso non è solo frutto della propria prestazione, ci sono molte altre cose che incidono e che non si possono influenzare. Pertanto, è bene concentrarsi su ciò che davvero si può influenzare, su ciò che si può davvero migliorare”. In tutto questo mi viene spontaneo chiedere a Nicol quale sia il suo rapporto con la sorella (Nadia n.d.r.) anche lei in nazionale. Ne appare un quadro davvero bello: “Abbiamo un bellissimo rapporto e siamo molto fortunate. Possiamo condivide questa passione per lo sci insieme, darci consigli e sostenerci a vicenda. Una è un traino anche per l’altra e costituisce una motivazione in più. Noi poi siamo spesso lontane da case e avere qualcuno accanto su cui poter contare sempre rappresenta un bel vantaggio”. In fondo la passione per lo sci nasce da molto lontano, lo sci è affare di famiglia e vivere in Val Gardena ha ovviamente contribuito. Il papà di Nicol ha messo sugli sci entrambe le figlie sin da piccolissime. Avvicinarsi a questo sport certamente non è certo facile e chiedo a Nicol come i giovani (e le loro famiglie) possano affrontare questo sport senza desistere in un percorso davvero lungo e che solo in pochi casi, come il suo, portano al successo. “C’è tanto lavoro dietro un risultato  non dico che si fanno dei sacrifici ma sicuramente ci deve essere tanto impegno, la voglia di fare questo sport con il cuore e divertendosi. I risultati arriveranno. E’ ovvio che tanta importanza la fanno anche le persone che ti stanno intorno. Io non sarei mai arrivata dove sono oggi da sola. Ho avuto tante persone che mi sono state vicino nei momenti belli ma soprattutto nei momenti dove fai più fatica ed è lì che hai bisogno di un supporto che ti spinga a non mollare mai. La cosa più importante però resta la passione che hai dentro, la voglia che hai di sciare e di divertirti.” Nicol adesso può contare anche sul sostegno del Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle (Guardia di Finanza) di cui fa parte.“E’ un supporto indispensabile. Il poter essere arruolata già da giovane mi ha consentito di concentrarmi sulla mi attività, su quello che volevo fare al 100% senza avere secondi pensieri. L’arrivare in alto senza problemi economici mi ha fatto essere più serena”. Lo sci è da sempre uno sport costoso e Nicol ammette come l’aiuto dei propri genitori sia stato indispensabile per intraprendere questa carriera. Genitori che sono riusciti a sostenere tutte e due le sorelle e niente è dato per scontato. Adesso, per esempio, il calcio femminile si sta lentamente avviando verso il professionismo per dare la stessa dignità alle donne come agli uomini. “E’ giusto che ci sia la parità tra gli sport maschili e femminili, che tutti abbiano le stesse possibilità di crescere e di emergere”.

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