Una settimana da prima della classe in virtù dell’anticipo vinto in trasferta col Noci. All’appello mancano Taty e Rozo, quest’ultima tenuta a riposo, ma il resto del gruppo della Salinis passa senza affanno, aggiungendo al risultato positivo anche le note liete degli esordi di Boukaleb e Divincenzo (una delle azzurrine convocate per Novarello). Base fortissima, innesti che sono già una garanzia e giovani leve pronte a mettersi in mostra: il diesse Michele Lanotte non potrebbe essere più soddisfatto.
“Ricoprire il ruolo di dirigente qui è fin troppo facile perché al vertice abbiamo la presidentessa Maria Distaso che è una donna straordinaria: mi sento un po’ come Galliani, che aveva alle spalle Berlusconi, e riusciva a prendere campioni come Van Basten. Il merito è suo, perché è la mamma di tutte le giocatrici e tutte sanno che possono rivolgersi a lei per qualsiasi tipo di problema. Non saremo la Sardegna, ma credetemi: questa è un’isola davvero felice”.
E pensare che la Salinis non è neanche a pieno regime.
“Manca ancora la ciliegina sulla torta, una brasiliana dai piedi d’oro che arriverà a breve, e poi insieme a lei si lavorerà per raggiungere il massimo della forma intorno a febbraio/marzo, quando arriveranno le competizioni che contano e la palla inizierà a scottare. Da Bellarte – che per me è come un fratello – a Coelho, è cambiato molto dal punto di vista tattico: se prima curavamo con maggiore attenzione la difesa, adesso giochiamo un futsal completamente votato all’attacco che sta dando frutti altrettanto positivi. Chi lo conosceva già – come Taty e Manieri – è entrato prima nel meccanismo, ma le altre hanno imparato in fretta a seguirlo. Giuliano è una di quelle che ha avuto meno tempo a disposizione, eppure si sta già allineando. L’ultimo messaggio gliel’ho mandato proprio stamattina: le ho scritto di stare tranquilla perché io l’ho scelta come pivot e non deve dimostrarmi niente. I cavalli vincenti si vedono all’arrivo”.
Nel frattempo, comunque, non sono mancate soddisfazioni importanti e le rosanero possono affrontare con serenità un dicembre tutto sommato in discesa tra Vip Tombolo, Virtus Ragusa e il terzo turno di Coppa della Divisone contro il Fasano capolista del girone D di A2.
“Turni da non sottovalutare – chiarisce subito Lanotte – perché è proprio quando manca la concentrazione che si rischiano brutte figure. Siamo la squadra con il tricolore sul petto e ci teniamo a fare bene ogni volta”.
Tanto è vero che la sfida lanciata alle inseguitrici è quella del bis scudetto, impresa che – fino ad ora – è riuscita solo alla Ternana.
“L’anno scorso, da quarti alla fine del girone di andata, siamo arrivati sul tetto d’Italia. Quest’anno ci piacerebbe provarci dalla vetta, perché prima di noi nessuno ci è riuscito. Abbiamo fatto tanto per portare questo titolo a Margherita di Savoia, chi vorrà scucircelo dovrà mettercela tutta, ma non è detto che possa bastare”.

Per il suo articolo, Michele Lanotte sceglie solo foto di squadra perché “senza queste ragazze – dice – nulla avrebbe senso”.
