Nazionale

Loreto, Pasqualone e D’Intino in coro: “La Nazionale? Tre giorni stupendi”

D’Intino

Non era azzurra, bensì rossa. Ma era sempre e comunque la maglia della Nazionale Italiana e Alice Pasqualone e Ilaria D’Intino hanno avuto l’onore di indossarla per la prima volta nel raduno Under 19 tenutosi a Novarello. Tre giorni di lavoro intenso e uno per realizzare che sì, è stato tutto vero, perché di sogni così non  se ne vivono poi molti.

PASQUALONE Dalla paura di non recuperare la brutta contrattura alla schiena alla gioia immensa di esserci. Alice Pasqualone è un fiume in piena.
“L’emozione è stata unica e sia staff che lo stesso CT Salvatore sono stati speciali con noi. All’inizio – racconta il centrale classe 2004 (10 marzo) – pensavo di trovarmi spiazzata perché molte delle mie compagne sono 2001/02, invece mi sono ambientata subito. Sono andata a dormire pensando: “Ma davvero sono qui?”, poi mi sono detta che se ho avuto questo privilegio, c’è sicuramente un motivo e ho pensato solo a dare il massimo. Ho preso questa esperienza come uno stimolo a fare sempre di più e migliorarmi e ora riporterò a Loreto tanto di quel che mi è stato insegnato qui”.

D’INTINO Tra le azzurrine anche Ilaria D’Intino (29/09/04), che racconta emozionata la sua avventura sportiva lontana da casa.
“Per arrivare ad indossare questa maglia ci sono voluti tanti sacrifici, però ci sono riuscita. Sul treno, nel viaggio di ritorno, continuavo a pensare a quanto vissuto e non riuscivo a crederci. Il livello del gruppo era molto alto: Marfil, Vianale e D’Amico sono le giocatrici che mi sono piaciute di più. Io e Alice? Forse potevamo fare meglio, ma come prima volta siamo soddisfatte”. Poi un accenno al CT Salvatore. “Eravamo le più piccole ed è stata brava a metterci a nostro agio: scherzava molto, ma quando c’era da fare su serio, si faceva sul serio e basta”. Allenamento, pranzo, cena e di nuovo allenamento il giorno dopo, come delle vere professioniste.
“Mi piacerebbe fare questa vita. Da una parte era stancante, ma dall’altra non vedevo l’ora di svegliarmi e andare al campo per giocare”. Entusiasmo che venerdì servirà contro l’Hatria in campionato. “Spero in una bella vittoria e magari in un gol”, chiude D’Intino sorridente.

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