Tre punti contro la Grifo Perugia, ma anche tanta paura per Eva Giacchè, uscita in lacrime per un problema al ginocchio e sostituita dalla collega di reparto Mancini nella seconda parte della ripresa.
“Lì per lì mi sono spaventata e ho pensato al peggio – racconta il portiere. – Ho sentito un brutto rumore e il dolore mi ha costretta ad abbandonare il campo, ma per fortuna questa mattina andava già meglio. Ora non mi resta che attendere l’esito dell’ecografia per capire quanto tempo dovrò stare ferma: spero pochissimo, anche perché questa non è proprio la stagione giusta per stare fuori”, sorride.
Impossibile non farlo guardando la classifica a punteggio pieno del Collesanto, che ieri ha allungato con un netto 5-0 proprio sulla diretta rivale.
“Il primo tempo non è stato brillante, mentre nella seconda metà siamo cresciute e abbiamo chiuso positivamente il match. Non avendo alcun dubbio sul fatto che la nostra sia una grande squadra dal punto di vista tecnico, a volte credo entri in ballo una questione psicologica: è come se ci fosse un po’ di timore di non riuscire a rispettare le aspettative. Probabilmente portiamo sulle spalle il carico datoci dall’etichetta di “favorite” e – al di là del nostro valore – gestirlo non è sempre facile”.
Finora, però, ma tabella di marcia è stata rispettata alla perfezione: sette su sette per le biancoblu e Real Tadino nel mirino per prolungare la scia vincente.
“Loro vengono da un pareggio con il Città Ducale, perciò incontreremo una squadra che potrebbe riservare sorprese. Sicuramente l’ago della bilancia di tutte le le nostre partite rimane la concentrazione: mentalità in primis e, a seguire, coraggio e forza sono i tre ingredienti che potranno portarci lontano. Per ora – continua Giacchè – i 18 punti sono tutti meritati e rispecchiano il nostro lavoro, ma siamo ancora al 50% del nostro potenziale: c’è una buona coesione, ma non la massima coesione che verrà col tempo. Una giocatrice che mi sta sorprendendo? Egle Fumanti, che avevo avuto come compagna solo in Rappresentativa UISP: ha una determinazione impressionante e quando la guardi in allenamento ti spinge a dare sempre di più”.
Foto: Mauro Mencarini
