Serie A

Ceravolo pazza per la Salinis: “Felicissima di essere di nuovo qui”

Ceravolo

Fai il nome della Salinis e sul viso di Giusy Ceravolo si disegna il sorriso. Non solo perché da quest’estate è la squadra della quale fa nuovamente parte, ma anche perché è un po’ come se da quella prima volta datata 2015/16 questo filo rosanero non si fosse mai davvero del tutto interrotto.
“Negli anni trascorsi lontana da qui mi è sempre rimasto un po’ di amaro in bocca. Ai tempi salutai Margherita di Savoia per eventi esterni al mio rapporto con la società, che da subito è stata una seconda famiglia, e questo mi dispiacque. Ecco perché quando si è presentata l’occasione di un ritorno, l’ho colta senza pensarci due volte. Ho ritrovato l’affetto e l’accoglienza del club e del paese, ho incontrato nuove compagne altrettanto affabili con cui ho legato da subito ed un mister molto motivato, Coelho, che ci incentiva a fare del nostro meglio”.


I risultati in campionato lo confermano: se la Supercoppa è sfumata, nella regular season Ceravolo e socie hanno già concesso il bis e ora si preparano con attenzione alla sfida con il neo-promosso Pelletterie (fischio d’inizio anticipato a sabato alle 20:00).
“Ci sono state conferme importanti ma anche nuovi acquisti e avendo anche una nuova guida tecnica è normale che servano tempo e lavoro per ingranare al meglio. La squadra si impegna al massimo per esprimere al meglio le richieste del mister. Quella toscana non è una squadra da sottovalutare perché – pur venendo da una sconfitta contro la Lazio – ha espresso un buon gioco. Noi punteremo come sempre alla vittoria, cercando di mantenere alte concentrazione e motivazione”.
Così come ci si aspetta dalla squadra più forte d’Italia.
“4 anni fa si lottava per la salvezza – ricorda la giocatrice – oggi c’è invece un gruppo più maturo che lotta per tenersi stretto il tricolore e cercare di raggiungere anche altri traguardi”.
Anche Ceravolo è cambiata.
“La voglia di dare il 110% per questa maglia è sempre la stessa, ma sono tornata con più consapevolezza: la possibilità di imparare negli anni da diversi preparatori e mister ha contribuito ad accrescere un bagaglio personale che continua ad arricchirsi stagione dopo stagione. Sapevo che quello con la Salinis sarebbe stato solo un arrivederci e il fatto di essere di nuovo qui, è una spinta in più a fare bene”.

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