Il sabato notte con il College Football che è un po’ già domenica e quindi per una serie di strani eventi si collega direttamente al lunedì saltando la domenica notte.
NCAA
Florida Gators versus LSU, Louisiana State University, nello stadio di quest’ultima che si chiama “Death Valley”.
Nei Gators di calcio femminile poteva giocare una appena diciottenne Sofia Viera, ma non è questa la storia da raccontare davanti a questa tazzina virtuale.
Ci sono oltre centomila tifosi stretti in un catino per uno di quegli incontri che non è mai banale, mai scontato e che s’annovera tra quelle rivalità epocali, che da sempre animano lo sport universitario, non importa la disciplina.
"This is just going to make us closer, and make us better." — @ktrask9 #GoGators pic.twitter.com/EHNVeRNOjY
— Gators Football (@GatorsFB) October 13, 2019
BYU, Bringham Young University per la prima volta dal 1922 schiera titolare un quarterback di colore, di colore nero per la precisione. Però il razzismo non esiste e nemmeno il “postismo”, cioè è meglio che stai al posto tuo, negro.
https://twitter.com/BYUfootball/status/1183137903477542913
COMING OUT DAY
Il Coming Out Day nel futsal femminile è passato inosservato, mentre le Seattle Storms si sono ricordate che l’amore è l’amore non importa il resto. Certo quando hai come testimonal Megan Rapinoe è tutto più facile anche perché poi nella stessa squadra nazionale gioca Alex Morgan e tutti i segmenti di pubblico sono soddisfatti.
Tanto lo so nel paese che ospita la Città del Vaticano e di ampia tradizione cattolica certi discorsi di amori e diritti è meglio non affrontarli, perché poi sai il vespaio che si solleva.
https://twitter.com/seattlestorm/status/1182745090378194946
IBRA
Non è nemmeno sempre colpa degli immigrati di quelli scappati dalla guerra, tipo il piccolo Zlatan che a Malmoe, nella civilissima Svezia becca la meningite da piccolo perché a casa solo con il padre si cena solo con il succo di frutta. Finisce però che quella rabbia la sfoghi sul campo e diventi un calciatore famosissimo ma non ti dimentichi del campetto, di quando il frigorifero era vuoto. Ti intitolano una statua e tu ti commuovi, perché quella è per il piccolo Zlatan, quello sbagliato, quello fuori posto, lo straniero.
We are Zweden!!! pic.twitter.com/X1U2wysggN
— Zlatan Ibrahimović (@Ibra_official) October 8, 2019
FUTSAL
Ci sono le partite di futsal, quelle che finiscono in doppia cifra, quelle quasi in doppia cifra e quelle che il cronometrista ruba i secondi e finiscono davvero prima delle altre, nel senso letterale del termine.
Queste sono le partite durante le quali c’è perfino tempo per pensare, per leggere e per guardarsi intorno.
Ricordo quelli che puntavano il dito sugli spalti, quelli che li puntavano verso il campo e poi che è facile criticare gli altri e poi far finta di niente quando ci si comporta nello stesso identico modo. Un po’ come baciare le maglie, una pratica disdicevole se si cambia poi squadra ogni anno. Perché non sai mai cosa ti riserva il futuro e quindi meglio non fare la morale a nessuno, che poi ti viene male.
Le frasi fatte e quelle ritrite che alla fine le interviste sono tutte uguali, forse è anche colpa delle domande. Perché se prendi una caterva di gol che cosa vuoi che ti risponda un giocatore sconfitto? “Capita un momento come questo, ci rialzeremo, dobbiamo lavorare e da qui in avanti saranno tutte finali”. Non è morto il giornalismo sportivo, solo l’originalità.
Ci sono i sogni e quelli senza la “i” che se ti muore la maestra elementare poi il trauma non lo superi più e ti capitano cose terribili nella vita ma non è che possiamo pagarne noi le conseguenze.
IRAN: DONNE ALLO STADIO
Per la prima volta in quarant’anni le donne posso assistere da sole ad una partita di calcio, in uno stadio semivuoto perché non hanno venduto il resto dei biglietti alle donne che ne facevano richiesta. Questo è il ventunesimo secolo, da qualche parte è ancora il diciottesimo, se sei fortunata. Ricordo l’Iran dello Scià, corrotto quanto volete ma sembrava che Teheran fosse più bella di Beirut ed entrambe più belle di Zurigo. Se le guardate oggi, no. Non guardatele.
https://twitter.com/espnW/status/1182321829039489025
GRITTY
Tutte le squadre dovrebbero avere una mascotte, ma una come Gritty
Sup, @lindseyvonn? pic.twitter.com/2K8CWYYGJ2
— Philadelphia Flyers (@NHLFlyers) October 9, 2019
Il giocatore ritratto nella foto è l’attuale compagno di Lindsey Vonn, la sciatrice più forte di sempre, avete presente?
Lindsey Vonn and #SISwim are a match made in heaven! ☀️ https://t.co/3cuDVgvNj2 pic.twitter.com/q1TwVIaDpY
— Sports Illustrated Swimsuit (@SI_Swimsuit) September 4, 2019
Lei.
Gritty ovviamente suggerisce che un cambiamento sentimentale con lui al centro della nuova relazione è nell’interesse della sciatrice americana. Che il compagno della Vonn giochi nella squadra che quel giorno affronta i Flyers quello, quello è un dettaglio trascurabile.
SIMULATION FOOTBALL LEAGUE
C’è chi ha una lega di football simulata con all pro football 2k8, si un gioco del 2008 e firma un contratto per quattro milioni di dollari con Eleven Sports, poi c’è chi trasmette le partite vere su Facebook, gratis o forse paga, chi può dirlo.
C’è chi fa cento spettatori con una trasmissione di donne vestite, senza troppe tette e che praticano uno sport e invece di premiarli, c’è chi preferisce oscurarli.
https://twitter.com/simulationfl/status/1079823056472821761
Questa settimana, la correzione doppia per favore.