Serie A

La Kick Off è super: “Il segreto? Gruppo nuovo, ma già unito”

A soli 7 mesi dal ritorno della Coppa Italia in Lombardia, la Kick Off del duo Russo-Lorenzin può di nuovo far festa grazie al successo in Supercoppa contro la Salinis. Due titoli nazionali ravvicinati, eppure con due storie molto diverse: il primo conquistato con un gruppo rodato capitanato da Atz, il secondo con una squadra ricostruita in estate (e non ancora completa) con Vanin a fare da leader.

POMPOSELLI Arianna Pomposelli, ad esempio – la miglior giocatrice del PalaPoli dopo la bella doppietta (più assist) contro la Salinis – è arrivata a San Donato soltanto ad agosto, eppure si è già tolta la soddisfazione del terzo super trofeo personale, dopo le finali vinte con Montesilvano e Olimpus. “È oro, ma un oro diverso dagli altri. Se ripenso a mercoledì mi viene in mente un istante ben preciso: quello  in cui ci siamo sedute a centro campo tutte insieme, con la coppa al centro. Ho guardato le altre e capito che momenti così ti restano nel cuore. Siamo una squadra vera, forte e coesa, che non ha mollato un secondo”.

VANIN Che qualcuno dica a Debora Vanin che quello appena vissuto non è stato un sogno. “Sono veramente senza parole per quello che è successo ieri – esordisce il capitano. – Un mix di felicità, orgoglio, voglia di piangere edi “non ci credo che abbiamo vinto” pronunciati in serie. Chissà quante volte l’ho ripetuto in due giorni, ma prendere la coppa in mano e alzarla al cielo mentre vedevo in aria una marea di coriandoli tricolori è stata una delle sensazioni più belle della mia vita! E allora sì che l’ho detto: siamo campionesse d’Italia. Il resto è storia da raccontare. Tantissimi complimenti alla Kick Off, allo staff e alle giocatrici”.

BETTIOLI Poche parole e tanti fatti per la giocatrice che ha ribaltato lo score con due reti di carattere: Brenda Bettioli. “Crederci sempre, arrendersi mai: è questa la sensazione che mi rimane al termine della finale. L’energia di questo gruppo è stata eccezionale per tutta la durata della partita”.

VALERIA SCHMIDT E se si parla di energia, impossibile non pensare a Valeria Schmidt, carichissima fin dall’inno di Mameli imparato a memoria tra un allenamento e l’altro. “Sono molto contenta perché nessuno credeva in noi, ma noi siamo scese in campo convinto del nostro lavoro e del nostro potenziale: siamo un gruppo nuovo sì, ma anche tanto unito. Eravamo tutte determinate a vincere e forse le critiche di questi giorni ci hanno dato quel pizzico di motivazione in più che in una gara secca serve sempre”.

FRANCO Stenta ancora a crederci – invece – Irene Franco, il giovane portiere spagnolo alla sua prima esperienza in Italia. “Solo un  mese fa ero a casa mia che preparavo la valigia e ora mi ritrovo a vincere un titolo nazionale. Non avrei mai immaginato di conquistare la Supercoppa italiana, tanto meno con questa fantastica squadra di giocatrici e con questo staff tecnico, molto attento dal punto di vista umano. Il risultato? Abbiamo lavorato molto per far sì che la preparazione terminasse nel miglior modo possibile e ci siamo riuscite, laureandoci come supercampionesse d’Italia”.

SABATINO Dalla finale di Coppa Italia persa contro la Kick Off, alla prima grande gioia vinta proprio con la maglia delle sandonatesi. Antonella Sabatino, in qualche modo, aveva già capito che si sarebbe trattato di una giornata da ricordare. “Personalmente avevo una sensazione molto positiva, una di quelle per cui sai di poterci sperare. Non ho voluto dirlo a nessuno perché volevo aspettare senza fretta questa grande finale. L’impresa era conquistare il PalaPoli e l’abbiamo fatto! E’ un’emozione indescrivibile la gioia di questo gruppo che ha ancora tanta voglia di continuare a sognare, d’altronde “solo coloro che hanno il coraggio di affrontare i grandi insuccessi, possono ottenere grandi successi””.

EXANA Non lascia, ma raddoppia Jessica Exana che aveva già vinto una Supercoppa con la Ternana proprio contro un’altra pugliese (lo Statte) “La prima è sempre la prima, ma questa è stata ancora più bella perché nessuno credeva in noi. Sono tornata in Puglia da ex con una grande voglia di rivincita ed è stata una bella soddisfazione personale: sono emozioni difficili da spiegare, ma in qualche modo lo sentivo. Sai quando ti svegli la mattina e sai che vincerai? E alla fine è stato così: si è vista la forza nel nostro gruppo e la voglia di aiutarci fino all’ultimo secondo. La dedica? Ovviamente alla mia famiglia, a chi ha sempre creduto in me e alla mia nipotina Chiara, nata da 4 mesi e qualche giorno. Non vedo l’ora di portarla in campo con me”.

PLEVANO Anche per Antonella Plevano, il segreto di questa vittoria è da rintracciare nel gruppo. “Nonostante sia un ambiente quasi totalmente rinnovato, in un solo mese abbiamo fatto vedere che possiamo fare grandissime cose. Il ko di domenica in campionato non ci aveva fatto partire con il piede giusto, ma Vanin mi aveva chiesto di lasciare tutto alle spalle allora prima di salire sull’aereo le ho detto: “Guarda che torniamo con la Coppa”. A fine partita mi ha abbracciata, io gliel’avevo detto – sorride prima di soffermarsi sulla sua prestazione. – Sono entrata quando il risultato era ancora fermo sullo 0-0 e questo vuol dire che la fiducia del mister sta crescendo: se guardo indietro, mi sto allenando con molta più intensità e spero di riuscire a trovare sempre maggior spazio”.

NICOLETTA “Indescrivibile”. Questo l’aggettivo usato da Liliana Nicoletta e “quello che più si addice alla giornata. Ancora non ci credo! Siamo una squadra nuova, è un mese che giochiamo insieme, ma abbiamo trovato fin da subito voglia ed affiatamento e questo ci ha permesso di ottenere subito un grande risultato. Sono contentissima, questa vittoria va dedicata a noi stesse e a tutto lo staff”.

MACHI DE MASSIS Sulla stessa lunghezza d’onda Maria Chiara De Massis, per tutti Machi. “Vincere la coppa e vivere certe emozioni è inspiegabile, un’esperienza unica e spero un giorno di poter essere protagonista anche io di questi grandi traguardi”.

BERTE’ Non era fisicamente a Molfetta, ma era senz’altro lì col cuore la lungodegente Adrieli Bertè. “Sono sono molto orgogliosa della prestazione di tutta la squadra, penso che abbiano avuto un grande carattere. Anche se perdevamo solo di un gol, non era facile ribaltare il risultato quindi sono state grandissime”.

CAPRA Ed in chiusura, le nuove arrivate Debora Capra e Claudia Casadei. “Sono arrivata da una settimana a Milano e in questa squadra. Per me è tutto nuovo e sto legando con le altre, ma aver potuto vivere un’esperienza del genere ieri è stata davvero un’esperienza unica. “Quando vuoi ardentemente qualcosa vai e te la prendi” e per noi è stato così: negli spogliatoi, specie alla fine del primo tempo, ho visto negli occhi di tutte quante una voglia matta di alzare quella coppa e di ribaltare la partita. Il resto è stata una sensazione da brividi. Magia pura. E spero di poterne provare ancora e ancora di emozioni così belle”.

CASADEI “Entrambe volevano vincere – è il commento di Claudia – ma la differenza secondo me è stata sul lato tattico e sul lato individuale: probabilmente nella Kick Off si sono accentuate di più le capacità individuali e questo ha permesso dei gol spettacolari. Anche se sono stata in panchina, mi è sembrato di giocare la partita in campo e di aver sudato per prenderci questa coppa, insieme a tutte le mie compagne. È stato bello, dopo un lungo viaggio stancante, riuscire a vincere. Questo è l’inizio, sia per me che vengo da una realtà piccola come la Valle d’Aosta e una squadra che militava in Under 19, sia per la squadra. Siamo cariche e non abbiamo paura di niente”.

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