Beach Soccer

LBC Catanzaro, Zadotti no limits: “Il nostro è un progetto a 360°”

Dal parquet alla sabbia, con un fil rouge che possiamo identificare nella smisurata passione del presidente Vittorio Zadotti che tiene vivo il movimento sportivo calabrese. Stargli dietro non è facile, ma ne vale la pena. Tutto è iniziato con lo Sporting Locri in Serie A di futsal, per poi proseguire nel beach soccer con la LBC Catanzaro (e un altro team nato dalla sua costola, il Pavia Beach, affidato a Gianluigi Mardente), sperando – in un futuro – di poter abbracciare anche il calcio a 11. Una visione a 360° che il massimo dirigente riassume in poche parole.

IL PROGETTO“Ci sono le stesse atlete del futsal e un reparto tecnico differente, ma sostanzialmente la LBC Catanzaro è un’evoluzione del progetto sui 20×40. Quando ci hanno privati dei palazzetti, abbiamo portato il gruppo di lavoro sulla spiaggia per dare continuità a qualcosa di buono che avevamo tra le mani: lo scorso anno – tra alti e bassi – abbiamo partecipato al primo campionato europeo, poi una finale persa con il Terracina nel campionato italiano e adesso un ottimo quarto posto a Nazarè, in Portogallo”.

GIUGLIANO – E’ da quel piazzamento che le amaranto vogliono ripartire alla conquista della tappa del campionato di Serie A che si terrà a Giugliano (NA), dal primo al 4 agosto.
“Ci presenteremo con una squadra che sarà la più attrezzata di sempre per quanto ci riguarda, la stessa che – nella terza settimana di ottobre – parteciperà al primo Mondiale di beach soccer femminile in Turchia. Tra le straniere, occhio a Leticia “Lele” Villar, Lopez e Nati Gomez; in più, le quattro italiane più forti nella disciplina: Federica Marino, Claudia Saggion, Sara Boutimah e Roberta Giuliano, che arriveranno in Campania galvanizzate dal primo titolo vinto con la Nazionale di futsal”.

Boutimah

CAMPIONESSE NO LIMITS – E se è vero che fino ad ottobre le attenzioni saranno catalizzate dalle acrobazie sulla sabbia, Zadotti ha già iniziato a mettere le basi per un team che possa regalare emozioni anche sull’erba con sede a Catanzaro.
“Stiamo cercando di capire se ci siano gli spazi per la costituzione di una società di calcio a 11. Il bello dello sport al femminile è che la passione che è alla base permette di muoversi su diversi ambiti: Giuliano – ad esempio – è una professionista del calcio di sala, se la cava benissimo con stop volanti e rovesciate e allo stesso tempo la vedi su Instagram che gioca a calcio con i fratelli. Ogni atleta può avere diverse inclinazioni rispetto al calcio, ma qui c’è il dramma dei tesseramenti e di una condizione di limbo che è ancora di dilettantismo, ma ha i paletti del professionismo (tesseramenti ed eccessiva burocrazia in primis). Sulle ali dell’entusiasmo del Mondiale disputato in Francia, il calcio a 11 ha suscitato un interesse – continua Zadotti – che dovrebbe fare da volano al suo sviluppo: l’ideale sarebbe avere 8-10 squadre di professioniste che possano allenarsi 6 giorni su 7, vivere di sport senza fare altri lavori e trascinare la crescita del movimento: se fai parte di una squadra importante, insomma, devi poter vivere dello spettacolo che offri”.
E alle spalle di tutto questo, dovrebbe esserci un vero campo di dilettantismo. “Dalla B in giù magari, un spazio libero in cui ogni giocatrice possa “dilettarsi”, per l’appunto, in una disciplina o nell’altra, facendo esperienza”.

LA PRIMA DI MALIAS – Intanto la LBC Catanzaro si prepara ad un’altra avventura che la porterà sul più importante palcoscenico nazionale, agli ordini del nuovo tecnico brasiliano Bruno Malias.
“Anche se da lontano, il tecnico sta già seguendo le ragazze con schede personalizzate di lavoro. Il ritiro scatterà il prossimo 25 luglio e le ragazze sono già cariche: sono sicuro che ci faremo trovare pronti all’appuntamento”, chiude Zadotti.

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