Ci perdoneranno il gioco di parole terra terra i puristi della lingua italiana, ma dire che una Dorica Torrette decimata ha avuto ragione del Decima Sport é la fotografia puntuale del momento attuale delle ragazze di Massa.
In questo avvio del girone di ritorno, si è tornati finalmente a fare punti, seppure spesso prive di alcuni elementi importanti. Simbolo questo di quanto il carattere non faccia certo difetto a questa squadra, abituata a lottare fino all’ultimo e a portarsi a casa punti importanti sempre col coltello tra i denti.
Anche la gara con la Decima ha recitato lo stesso copione, quello di una squadra che fa fatica a chiedere le partite e che poi, spesso complice la poca lucidità mentale, compie errori che mettono a rischio vittorie meritate.
La Dorica Torrette sta dimostrando di aver finalmente trovato la propria dimensione, con una difesa attenta e chiusa a limitare i danni e la velocità di alcune giocatrici a sfruttare iniziative personali e pericolosi 1-2, senza dimenticare i precisi lanci di Pizi.
Contro la Decima le Doriche giocano bene e mantengono il pallino del gioco saldamente in mano. Non è dunque una sorpresa che al 10′ il tabellone segni uno 0-2 per le ospiti.
In entrambi i casi è Irene Donati il grimaldello: segna il primo gol con un letale diagonale sinistro e propizia il secondo scodellando una palla alta dalla fascia al centro dell’area bolognese, con Eleonora Bussaglia pronta ad infilare di testa.
Tutto bene quindi? No, perché a 2 minuti dalla fine del 1 tempo, un errore in disimpegno apre a Cassanelli la strada verso il gol dell’1-2.
Accorciare le distanze rivitalizza le padrone di casa che entrano più convinte nel secondo tempo e si fanno vedere spesso dalle parti di Pizi, complice anche un pericoloso stand by di gioco che porta le Doriche a cercare sistematicamente il proprio pivot senza provare quelle giocate in velocità, motivo del dominio espresso nella prima frazione di gioco.
Un legno per parte – davvero un peccato per il tiro di Amedano che si infrange sul palo, partito dalla propria area – e poi la zampata finale di Pereira a togliere le castagne dal fuoco e fissare il tabellone sull’1-3 ad un giro d’orologio dalla fine.
Il Colombine sarà il prossimo avversario, importante banco di prova per capire se si può davvero parlare di inversione di tendenza.
Ufficio Stampa