Serie A

Ampi al primo Europeo: “Un sogno ad occhi aperti”

Ampi

“Sono troppo felice”. Non poteva iniziare in modo diverso l’intervista pre-Europeo di Amparo Jimenez Lopez. La voce le trema per l’emozione, non mi è difficile immaginarla per l’aeroporto di Madrid mentre consuma la suola delle scarpe parlando al telefono. Moto perpetuo. Quello di chi ferma non riesce a stare mai, figuriamoci ora che l’adrenalina sta raggiungendo i massimi livelli.
“Dal 4 febbraio ci alleniamo due volte al giorno, abbiamo sostenuto due amichevoli – entrambe vinte – contro il Futsi Altetico Navalcarnero (2-1) e contro un Under maschile e sono state molto utili per capire il nostro grado di preparazione e prendere ulteriormente fiducia. Adesso siamo pronte a competere”.
Parla a raffica, Ampi. Non un filo di stanchezza, solo tanta voglia di esserci perché quella che si scriverà a Gondomar è la storia del primo Europeo femminile di calcio a 5. Penso alla numero 7 ora e penso ad una foto vista a casa sua: avrà avuto 10 anni, il vestito buono della comunione e un pallone tra i piedi che calcia con le scarpe bianche del grande giorno.
“In questi giorni – confessa la spagnola – ho pensato tanto al momento che sta per arrivare e a quella bambina che non avrebbe mai immaginato tutto questo: mi piaceva solo correre dietro ad un pallone che è diventato ogni giorno più importante e oggi mi ritrovo a poche ore da un sogno che ho tanta voglia di vivere, senza dimenticare cosa mi ha portata fino a qui”.
Si chiama Russia il primo ostacolo sul cammino delle Furie Rosse, venerdì sera. In caso di successo, ci sarà la finale contro una tra Portogallo e Ucraina.
“Conosciamo la nostra avversaria, ma sappiamo che questa partita sarà diversa con un valore unico. Lavoriamo da tanti anni per un obiettivo e ora è arrivato il momento di dimostrarlo sul campo. Come sta la Spagna? Molto bene e sono felice di sentirla così”.
Ma non è solo per la sua Nazione che Ampi giocherà a Gondomar.
“Le mie compagne del Montesilvano mi hanno detto che se non vinco non mi fanno rientrare – scherza la biancazzurra – perciò farò tutto il possibile per portarle con me sul tetto d’Europa. Ma non è solo questo: l’Italia è una parte di me e sono felice di poter rappresentare tutte le persone che ho conosciuto lì e che faranno il tifo per me. So che in tanti vedranno la manifestazione e voglio che siano orgogliosi di poter dire: “Ampi gioca da noi””.
Il tuo sogno è il nostro sogno. In bocca al lupo, Ampi!

Ufficio Stampa

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