Serie B

Dorica Torrette all’ultimo respiro contro il Firenze

Dorica Torrette

Se parlate con qualsiasi allenatore, vi dirà che la partita finisce solo quando l’arbitro fischia.
Ovvio dite? No, perché a volte si tende a guardare il cronometro e credere, quando mancano una manciata di secondi alla fine, che quel che è fatto ormai è fatto, in bene o in male.

Chiedetelo ad Irene Donati ed alle sue compagne se è così! Eh già perché in questo inizio di stagione il cronometro é stato inesorabile nemico e poi adorato amico: una vittoria sfumata a 50” dalla fine nella prima giornata di campionato ed una ottenuta domenica a 58” dalla fine in casa del Firenze C5.

Protagonista assoluta della gara, tabellino alla mano, è stata proprio Irene Donati, autrice di uno spettacolare poker. Il colletto bianco azzurro incarna perfettamente l’anima di questa squadra: giovane, grintosa, energica, capace di costruire e sprecare in maniera direttamente proporzionale, di fare giocate grandiose ed errori incredibili.
Ma soprattutto, abituata a crederci e a provarci fino in fondo.
Chissà se Mister Mirco Massa è più contento per le grandi emozioni che queste ragazze sono in grado di regalare o più arrabbiato per le tante occasioni buttate spesso via?!

La gara di domenica contro il Firenze C5 è la solita girandola di emozioni.
Di sicuro per Gioia Marcelli, il giovanissimo portiere classe 2002, all’esordio dal primo minuto in questa stagione.
“Volevo provarla sotto massima pressione – spiega coach Massa – e per questo l’ho messa titolare. Ha risposto bene, ha fatto buone parate. Sicuramente, se avrà voglia di continuare a lavorare, sarà un portiere di cui si parlerà in futuro”.

L’inizio del romanzo scritto da queste ragazze con gli scarpini ai piedi è sempre lo stesso: si parte forte, con tante palle gol e finalmente quei tiri da fuori che Massa implora da sempre, soprattutto con Amedano. La mira però non è delle migliori e, se le palle gol delle Doriche finiscono con un nulla di fatto, altrettanto non si può dire di una cinica Guarino che porta in vantaggio le sue, in barba al dominio territoriale di Anselmi&Co.
Nel primo tempo succede tutto in 4’: di Guarino, come detto, l’1-0 al 13’ a cui risponde Donati al 15’.
Il Firenze si porta avanti un minuto più tardi con Grilli per essere raggiunto al 17’ ancora da Donati.
Il 2-2 al termine della prima frazione di gioco, soprattutto per come è maturato, fa presagire un secondo tempo scoppiettante.
E così in effetti è.
A portarsi avanti sono ancora le padrone di casa con Nencioni, raggiunte però ancora una volta dopo un minuto e ancora una volta da Donati.
È il festival delle emozioni questa partita, un su e giù che sembra non accennare a fermarsi.
Il momento centrale del secondo tempo regala contropiedi e superiorità numeriche non sfruttate da entrambe le squadre, che sembrano quasi aver trovato l’equilibrio.
Rotto però da Nencioni che cambia ancora l’inerzia della gara firmando il 4-3.
A questo punto Mister Mirco Massa dimostra alle sue di avere in mente un solo risultato con cui tornare in terra marchigiana: vuole i tre punti ed è disposto a rischiare pur di ottenerli. Manca tanto, ma decide di schierare il portiere di movimento.
E la mossa da i suoi frutti dato che al 15’ su una palla messa in mezzo forte da Bussaglia, la retroguardia fiorentina incappa in un autogol.
Pareggio ristabilito e tutti contenti?
In realtà no. Anche se lo spauracchio della sconfitta è stato momentaneamente allontanato, le doriche non sono fatte per gestire il risultato, per puntare al pareggio.
È la loro audacia viene premiata: segna 58” il cronometro quando Anselmi ruba palla, serve Donati che punta, salta il portiere ed appoggia in rete!
In un secondo tutte le sue compagne le arrivano addosso e la gioia esplode con tutta la forza di chi ha buttato tutto quello che aveva in quell’ultima corsa!
Per la verità, non finisce ancora qui: all’ultimo secondo una palla velenosa fa la barba al palo della porta difesa da Chiaraluce, finendo a lato, dopo aver tolto qualche anno di vita a tutto l’entourage biancoazzurro.

Tre punti pesanti, importanti, sudati. Che permettono di guardare con la giusta carica alla partita casalinga contro il Sassoleone, con la consapevolezza di dover assolutamente concretizzare meglio le occasioni create perché, si sa, gli ultimi secondi non sono poi così fedeli!

Ufficio Stampa

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