Futsal

S.S. Lazio, in prima squadra anche Alessia Grieco

Nella stagione 2018/2019 la prima squadra femminile potrà vantare un altro prodotto del vivaio in Serie A. Non è un nome nuovo, anzi, basti pensare che nella finale di Coppa Italia del 2016 partì nello starting five laziale: a distanza di due anni, con due Scudetti Juniores in più cuciti sul petto, Alessia Grieco è finalmente pronta al grande salto, lì dove tutti l’attendono.

Parliamo infatti del talento più scintillante che esista del futsal giovanile italiano femminile. Una giocatrice senza eguali, in grado, a livello Juniores, di vincere le partite da sola. Ora l’attende il grande salto, una sorta di prova di maturità. Sbarcare definitivamente nel Futsal dei grandi e confermare quanto di buono fatto fin qui. In molti l’aspettano al varco: “Il fatto di avere attenzioni di tanti addosso non mi preoccupa, anzi è una cosa alla quale non do importanza – racconta la numero 20 -. Non mi aspetto nulla da me stessa, ogni anno imparo qualcosa di nuovo: serviranno tanta tranquillità e pazienza”.
Come detto, la prima squadra non è una novità. Non c’è stata solo quella finale di Coppa Italia, ma anche 3 gol nella successiva stagione 16/17. Quest’anno, interamente dedicato all’Under 18, è stato l’ultimo trampolino di lancio in vista della Serie A. “Sono contenta di aver potuto aiutare in questi tre anni le ragazze della Juniores a vincere tre Scudetti – prosegue Grieco -, porterò sempre con me tutti i momenti passati insieme. Ora dedicherò tempo alla Serie A, so cosa mi aspetta”.

Una sfida, quella con la massima categoria, alla quale Grieco si sottoporrà volentieri. Inoltre, la sua sarà una Lazio giovane e spavalda: “Sicuramente sarà difficile perché affronteremo squadre con qualità maggiore – ammette AG20 -, ma non vuol dire che allora partiamo da sfavorite. Giocheremo sempre con il cuore e dando tutto e questo è l’importante. Possiamo fare bene ne sono sicura. Personalmente, sono contenta di affrontare squadre di valore tecnico alto, mi permetterà di mettermi in gioco, potendo tirar fuori le mie miglior doti. È solo così che si cresce”. Infine, un pensiero al futuro, passando dal biancoceleste all’azzurro: “La Nazionale rimane un obiettivo, ma non dev’essere un’ossessione. Quando e se verrà il momento sarò felice per la chiamata, soprattutto perché vorrà dire che starò facendo bene con la mia squadra”.

Ufficio Stampa

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