Futsal

Pamela, Heimlich e “anche se mi hai ammonito”

Presto

Un ristorante, una cena, un piatto di carne fumante e buona compagnia. Potrebbe essere la descrizione di una delle nostre serate tra amici, una di quelle cene organizzate per assistere insieme ad una partita o semplicemente per passare del tempo con le persone a cui vogliamo bene.
Insomma, una situazione comune.

Metti però che mangiando quel piatto di carne, un pezzettino decide di “cambiare strada” e non proseguire nel suo percorso verso lo stomaco.
In una frazione di secondo, questa serata di allegria si trasforma in un incubo, con la tragedia lì a fare capolino. Un principio di soffocamento, un “corpo estraneo” ha deciso di ostruire le nostre vie aeree. Arriva il panico, i presenti sembrano inerti e il povero malcapitato che cerca disperatamente di tornare a respirare.
Una situazione che sono a scriverla, mi fa venire i brividi.
Può però anche accadere che qualcuno dotato di sangue freddo e a conoscenza della manovra di Heimlich, ci salvi la vita riuscendo a far uscire quel maledettissimo pezzetto di carne che voleva farsi un giro dal lato sbagliato.

Prendente questi fatti e portateli con voi, nel sabato sera che succede all’incontro tra Ternana e Statte. La compagine umbra si reca per la consueta cena di squadra post gara in un ristorante del luogo. Il caso vuole che anche la terna arbitrale abbia deciso di scegliere quel ristorante.
Un banalissimo dopo partita, come mille nella nostra penisola.

Vi ricordate la storia che vi ho raccontato poche righe più sopra, premete “play” adesso.

La vittima di un principio di soffocamento è Elena Lunardi, componente della terna arbitrale proprio della gara disputata nel pomeriggio al Pala Di Vittorio di Terni.
Non riesce a liberarsi di quel boccone che le impedisce di respirare, il panico prende il sopravvento e nonostante l’emergenza i presenti sembrano pietrificati. Arranca verso l’uscita, qualcuno chiede se c’è un medico. Qualcuno però in quel ristorante decide d’intervenire, si alza decisa e pratica ad Elena la manovra necessaria a liberarle la trachea e le salva la vita.
Quel qualcuno è una donna, come Elena. Si tratta del centrale difensivo della Ternana Femminile, la squadra di calcio a 5 che aveva diretto nella prima semifinale scudetto, ammonita proprio dalla Lunardi a pochi secondi dal suo ingresso in campo.
La prontezza e la preparazione di Pamela Presto, conseguita in un corso di pronto intervento,  ci permette ora di raccontare una una storia a lieto fine, una di quelle che si leggono sui libretti che spiegano la manovra di Heimlich.
Una storia che ha fatto la differenza nella vita di qualcuno e non solo a parole.
Complimenti a Pamela, complimenti a chi ha saputo prepararti ad affrontare una situazione di questo genere.
Siamo sicuri che la signora Lunardi non dimenticherà mai questa giornata e, in tutta sicurezza, non si dimenticherà mai di te.
Come probabilmente tu non dimenticherai lei.
Come ci hai confidato: “una cosa è farla su un manichino, una farla ad una persona… poi mi sono sentita male io“.
Questa è un storia anche per i tifosi sugli spalti, per gli spettatori davanti al video e a tutti quelli che ruotano intorno al fantastico mondo del pallone che rotola, con un rimbalzo più o meno controllato.

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