Diario di Bordo Pedana

Malta Open 2018: non solo bordo pedana

Malta Open 2018

Un diario di bordo pedana speciale e un po’ insolito quello di oggi, per raccontarvi le emozioni vissute durante il Malta Open 2018. Molto di quello che è successo potete vederlo direttamente attraverso il nostro folle video diario di viaggio ma sentivo l’esigenza di completare la narrazione per iscritto, e così eccomi qua.

Il Malta Open, per me, è stato un’esperienza indescrivibile ed emozionante, non solo perché si trattava di una importante trasferta internazionale per Teate Scherma ma anche e soprattutto perché per me, a livello personale, ha rappresentato una sfida in più: in questa occasione, infatti, sono tornata a calcare una pedana in prima persona durante una competizione, dopo circa 12 anni dal ritiro ufficiale dall’agonismo.

Da quel momento in poi, appesa metaforicamente la carriera da atleta al chiodo, mi sono dedicata esclusivamente all’insegnamento della disciplina, con grande soddisfazione e seguendo i miei allievi dal mio angolo a bordo pedana, che ormai avete imparato a conoscere attraverso questa rubrica.

Nonostante le emozioni del bordo pedana siano intensissime, comunque, il richiamo della competizione è tornato ad imporre la sua voce, discreto ma insistente e così, approfittando della trasferta dei miei atleti per partecipare al Malta Open ho avuto l’idea folle: partecipare anche io in veste di atleta. Sapevo già che non sarebbe stato facile: 12 anni non si recuperano certo in un giorno (ma nemmeno in 2 settimane, che è poi il tempo effettivo in cui ho preparato la gara) ma la voglia di mettermi in gioco e di provare l’esperienza erano troppo forti per lasciarmi scoraggiare.

open malta

Foto Eloisa Capone

E così siamo partiti: volo diretto Pescara-Malta sabato 16 giugno 2018, gara individuale domenica 17 giugno. 4 i rappresentanti dell’Onda Verde ad accompagnarmi in questa avventura: Eloisa, Micaela, Danilo e Stefano. L’impatto è stato subito molto positivo: la scherma, a Malta, è praticata in maniera molto diversa dall’Italia, con meno attrezzature e più obsolete, ma l’ambiente era davvero intrigante. Schermidori provenienti da tutto il mondo, dai quali imparare dentro le pedane e chiacchierare delle proprie culture fuori. Ho conosciuto persone davvero interessanti durante questa trasferta, stretto amicizie e imparato molto e già questo da solo sarebbe stato sufficiente a ripagarmi del viaggio.

La mattinata, occupata dalla gara maschile, è trascorsa secondo gli standard a cui ormai sono abituata: ho raggiunto la mia postazione a bordo pedana e aiutato i ragazzi a dare il meglio di sé. Danilo si è classificato, alla fine, e Stefano 20°. A noi ragazze, invece, è toccato scendere in pedana nel pomeriggio, dopo un pranzo leggero a base di pastizzi, specialità maltese che, a proposito, vi consiglio di assaggiare se capiterete sull’isola.

Lo ammetto, avevo dimenticato l’emozione che sa regalare l’impugnare la spada e calarsi la maschera durante una competizione; per un momento mi ha quasi stordita. In quei momenti, il tempo rallenta e i sensi si acuiscono, le percezioni si espandono, anche se nelle orecchie hai solo il tuo respiro e il battito accelerato del tuo cuore. Ci sei tu, il tuo avversario e le vostre capacità, è una sfida di sangue freddo, di riflessi pronti e di astuzia: mi era mancato profondamente.

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Foto Eloisa Capone

Nonostante lo scarso allenamento, posso dirmi soddisfatta della mia prestazione: ho raggiunto l’11° posto, mancando l’accesso alle 8 per un soffio, dopo un assalto davvero emozionante. Sono stata ancora più felice, comunque, per il risultato delle mie allieve, compagne di squadra per l’occasione, che per una volta hanno dovuto fare a meno di me a bordo pedana ma hanno saputo cavarsela comunque più che egregiamente: Eloisa 5ª, Micaela 6ª.

Dopo le competizioni individuali, lunedì 18 giugno le competizioni sono proseguite con la gara a squadre, sempre di spada. Anche se dire “gara”, in effetti, è un po’ azzardato perché di fatto si è trattato di più di un’occasione di condivisione e allenamento tra tutti gli atleti coinvolti. Niente gironi, niente assalti canonici con frazioni da 5 stoccate: per l’occasione, le squadre sono state composte in parte dagli organizzatori, e le frazioni sono diventate a 3 stoccate. Gli abbinamenti per gli incontri, sono poi stati estratti casualmente. Ed è così che la squadra composta da me, Micaela e Stefano si è trovata a fronteggiare quella composta da tre scozzesi altissimi, finendo poi a discorrere insieme del Lago di Garda e delle sue bellezze.

Malta ha saputo regalarmi emozione, amicizia, scoperta e riscoperta, sorprese e soddisfazioni. Un’esperienza che mi serviva e che mi ha fatto bene: non potevo chiedere di meglio per concludere questa stagione agonistica. Appuntamento all’anno prossimo, se sarà possibile! Puntando ancora più in alto!

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