
Si chiama Lillo, pesa appena 4.2 chili e si è appena qualificato per gli europei e i mondiali AWI di Disc Dog. Lillo, che in Austria l’ha spuntata in mezzo a tanti cani più grandi di lui (principalmente border collie), è il barboncino di 8 anni di Antonella Troccoli, portiere di calcio a 5 nella River Chieti 65 (serie C abruzzese), di professione ingegnere informatico e istruttrice di Disc Dog, nel tempo libero. E’ da lei che mi faccio spiegare le basi di uno sport ancora poco conosciuto in Italia.
“In pratica io lancio il disco e il cane mi usa come trampolino per compiere delle evoluzioni prima della presa. Si giudica l’uomo (il numero e la varietà dei tiri, il diverso utilizzo delle impugnature), il cane (se segue il disco, le sue capacità atletiche) e il team, cioè il rapporto tra il lanciatore e il suo amico a quattro zampe”.
Ci sono due specialità: il freestyle, che consiste in due round da 1’30”-2′ in cui si è liberi di scegliere musica e “figure”, si dice vault – ad esempio – quando il cane ti tocca prima di prendere il fresbee, over, se il cane ti salta senza toccarti; e poi c’è il distance, round di un minuto in cui il frisbee viene lanciato in un campo di 45 metri diviso in zone che assegnando diversi punteggi a seconda del gap tra posizione del lanciatore e punto di presa.
In questo mondo, Lillo e Antonella sono capitati per caso facendo la conoscenza del pluricampione del mondo Matteo Gaddoni, che in breve tempo è diventato anche il loro maestro.
“Con Lillo gioco due volte al giorno, la mattina prima di andare a lavoro e poi la sera e in più mi alleno individualmente tutti i giorni”.
Ci sono serviti due anni di preparazione, prima dell’esordio a Forlì nel 2013 in una gara ufficiale insieme ai pochi iscritti di un’attività ancora di nicchia. Da quel giorno ad oggi, Lillo ha vinto una miriade di premi (tanto da avere un disco personalizzato con il proprio logo) e si è qualificato più volte per i mondiali in America ed è volato nello stato del Tennessee, nel biennio 2016-17.
“Della prima gara oltreoceano – racconta la giocatrice di origini pugliesi – ho un ricordo piuttosto traumatico, visto che dopo un lancio Lillo si è bloccato in mezzo al field per un problema muscolare nella zona lombare. Anche la seconda non è andata benissimo: eravamo distratti dall’euforia e non siamo arrivati concentrati alla gara. Proprio come un atleta prima di una competizione importante, anche nel disc dog serve la massima concentrazione da parte di cane e conduttore”.
Ma il riscatto è già prenotato per settembre, grazie al pass appena staccato oltre le Alpi. “Sceglieremo una musica per la routine (leggi coreografia, n.d.c.) allegra ma abbastanza lenta perchè Lillo è molto rapido e rischiamo di farci prendere dalla frenesia”.
Negli stessi giorni ripartirà anche la stagione calcistica, altra passione che Antonella può condividere con il suo campione.
“Reagisce a qualsiasi tipo di parola – “disco, fresbee, andiamo, giochiamo” – ma la anche palla da futsal non lo lascia affatto indifferente”, sorride Troccoli prima di salutarci.
Lillo e Antonella durante una gara di qualificazione:
