Kick Off, Russo-Lorenzin: qua la mano

Prima nemici – sportivi, si intende – poi alleati, alla ricerca del meglio possibile per la Kick Off. Riccardo Russo stringe la mano ad Alberto Lorenzin e lo accoglie nella grande e longeva famiglia bianconera: la collaborazione in qualità di presidente onorario diventerà effettiva solo dalla prossima stagione, ma per innamorarsi della squadra finalista dello scudetto è bastato un attimo all’ex patron di Lupe e Rambla.
“Siamo partiti come avversari in campo, ma un giorno di marzo – mentre ero a Bari per la Coppa Italia – ci simo ritrovati a parlare e abbiamo scoperto di avere un disegno comune. Cosa ha detto per convincermi? Ti voglio con noi, sono bastati tre minuti. Successivamente sono andato a vedere la struttura, sono stato ospite lì per due giorni  e ho respirato un clima di grande serenità. La Kick Off è una famiglia”.

Non ha avuto dubbi il contesissimo Lorenzin. “Ho avuto 5-6 proposte in A, una in A2 e una anche dalla stessa categoria maschile, ma – pur mantenendo rapporti ottimi con tutte le altre società, perchè l’amicizia va oltre questo – ho preso rapidamente la mia decisione: un po’ per questioni logistiche (Padova-Milano non è certo una distanza proibitiva, n.d.c.), ma sopratutto perchè entrerò a far parte di un gruppo che ho sempre stimato: non solo ci sono ragazze che giocano un grande futsal, ma lo fanno col il sorriso sulle labbra. E questo per me è fondamentale”.

Dopo 15 anni di attività, cambia quindi l’organigramma interno.
“Per tutto questo tempo il club è stato perfettamente autosufficiente, io sarei solo un valore aggiunto in un ambiente in cui vige già tanto professionismo”.
E anche se Lorenzin parla al futuro, gli è impossibile nascondere l’emozione da tifoso per l’imminente gara-2 contro la Ternana.
“Per me si va in gara-3, anzi sono già in gara-3. Poi vada come vada e che vinca il migliore, ma per quello che daranno le ragazze e per quello che darà il pubblico della Kick Off, questa volta per le Ferelle sarà davvero dura”.