della Futsal Florentia Maurizio Colella non può non godersi un salto di categoria – il secondo consecutivo – che permetterà alla sua squadra di confrontarsi con le big del futsal femminile italiano, un risultato mai messo in discussione da un rendimento costante, insostenibile per tutte le avversarie che si sono presentate sul cammino delle fiorentine, cercando – invano – di ostacolarlo. Alla fine sono arrivate ben 20 vittorie sulle 22 partite disputate, un ruolino di marcia che racconta tutta la superiorità della Futsal Florentia nel girone C del campionato di A2. I sacrosanti e meritati festeggiamenti ci sono stati, il giusto modo per ricaricare le pile dopo due campionati trionfali. Ma ora è già tempo di iniziare a pensare al futuro in serie A, quella categoria tanto desiderata. La Futsal Florentia ripartirà dal suo gruppo confermato quasi interamente, con qualche ritocco che sarà studiato e pensato in itinere. Senza dimenticarsi di un addio particolarmente doloroso, quello del capitano di mille battaglie Elena Galluzzi, che non proseguirà il suo cammino con quella squadra che ha preso per mano dal regionale fino a condurla in A. E questo non può lasciare indifferente Maurizio Colella, legato a doppia mandata alla sua Galluzzi, in campo e fuori. Una partenza non facile da metabolizzare. Tuttavia la serie A non può e non deve farsi trovare impreparata in un campionato ricco di insidie e di difficoltà. “Don’t stop me now”, cantavano nel 1978 i Queen in una delle canzoni più famose di sempre del gruppo britannico. Giocarsi le proprie carte in serie A con umiltà, consapevolezza e tanto entusiasmo: la linea guida della Futsal Florentia del patron Alberto De Santis nel massimo proscenio del calcio a 5 italiano non può che essere questa. Colella approva in toto.
Mister, dopo un anno intenso è il momento di tirare le somme. Le tue considerazioni?
«Come la stagione scorsa siamo partiti con un obiettivo ben chiaro e l’abbiamo centrato. Se l’abbiamo centrato vuol dire che il lavoro fatto dietro le quinte è stato ottimo. C’è grande soddisfazione, inutile nasconderlo. Adesso finiamo i festeggiamenti e poi ci mettiamo sotto col lavoro per programmare la prossima stagione».
Il campionato non è mai stato in discussione. Al di là della componente tecnica, qual è stato il miglior pregio di questa squadra?
«Sinceramente non pensavo che avremmo iniziato fin da subito a imporre la nostra superiorità. Ero convinto che ci sarebbe voluto un po’ di tempo per amalgamare al meglio un gruppo rinnovato, ma sono stato positivamente smentito. C’è stata grande sintonia con le ragazze, brave ad abituarsi a ogni situazione che si è presentata, come per esempio la perenne alta quota (scherza, ndr). Le ragazze sono state brave inoltre ad abituarsi anche sotto un punto di vista tattico, perché tante volte abbiamo adottato un sistema di gioco che non era il nostro, necessario per fronteggiare alcune squadre. Ci siamo affacciati al girone con un po’ di “timore”, anche se la consapevolezza di avere una squadra importante l’abbiamo sempre avuta, questo è ovvio. Poi però non abbiamo visto grandi cose, a parte un paio di squadre. Noi siamo stati bravi a cercare sempre di imporre sempre il nostro gioco. È un modo per migliorarsi».
Il comparto straniero ha dato quel tocco di qualità in più che ci si aspettava, ma la società ha fedelmente portato avanti una sua storia linea guida programmatica: la valorizzazione delle ragazze toscane. Parliamo delle senatrici della Futsal Florentia.
«Hanno fatto tutte un campionato strepitoso, sotto quest’aspetto non c’è da fare distinzione. Per quanto riguarda l’aspetto della valorizzazione delle toscane ci riteniamo fortunati, perché le migliori sono con noi. Il processo di crescita deve continuare, perché in serie A sarà certamente più difficile. Parlando delle senatrici, invece, hanno dato quello che ci aspettavamo, hanno aiutato le più giovani a migliorare tenendo un rendimento sempre alto. Quindi nient’altro da aggiungere se non “brave!” a tutte».
L’apporto delle ragazze in campo sicuramente, componente essenziale. Ma dietro una doppia promozione c’è il lavoro di una società sempre attenta che vuole sempre crescere e migliorarsi. La tua opinione in merito?
«Tutti hanno lavorato in sintonia per raggiungere il nostro obiettivo, questo è stato evidente e non si può che ringraziare ogni singola componente. L’anno prossimo, vista la categoria, siamo chiamati tutti a migliorarci per affrontare una stagione che si preannuncia lunga. Dobbiamo fare dei passi avanti a 360 gradi».
Parliamo del futuro, c’è la serie A da programmare: da dove ripartirà la Futsal Florentia?
«Ripartiremo da questo gruppo, senza dimenticarci di essere neopromossa. Certo è che dobbiamo avere ben chiaro dove vogliamo arrivare e dimostrare anche, perché ci teniamo particolarmente, che in Toscana ci sono ragazze in gamba in grado di sostenere senza problemi un campionato di A. Cosa importante sarà tenere a mente che credo sia impensabile mantenere il ritmo degli ultimi due campionati anche in A, quindi dovremo essere bravi a non farci scoraggiare in caso di momenti difficili, fanno parte del gioco. Ci sarà qualche innesto e qualche partenza. Purtroppo ci sarà anche qualche addio, per me particolarmente doloroso, parlo ovviamente di Elena Galluzzi. È la persona che mi ha accompagnato in questi anni di calcio a 5 femminile, mi ha dato forza e spinta per ripartire dopo le vicende dell’Isolotto Calcio a 5. La decisione di smettere va assolutamente compresa e rispettata, anche se io personalmente non la condivido perché a mio avviso poteva ancora dare tanto. Non sarà facile per me, girarsi verso il campo o la panchina e non trovarla sarà difficile. È anche vero che sarà sostituita degnamente, ci stiamo guardando un po’ intorno».
Si può già parlare di obiettivi?
«Mi sembra un po’ prematuro parlare di obiettivi, adesso dobbiamo potenziare la struttura societaria per colmare quelle lacune che possono esserci state quest’anno. Poi sicuramente allestire una squadra che possa essere competitiva in A. Poi competitiva per arrivare fin dove non si può dire, quando avremo la rosa completa allora ci faremo un’idea. Siamo una società ambiziosa, questo è chiaro, siamo pronti a battagliare con squadre blasonate con alle spalle molti anni nella massima vetrina del futsal italiano. Noi dobbiamo sempre ricordarci da dove veniamo e che nessuno ci regalerà mai niente, così com’è stato in questi due anni. Dobbiamo avere, in poche parole, la giusta sfrontatezza per andare in campo e guardare negli occhi tutti senza avere paura. Come sempre i proclami non fanno per me, parlerà il campo».