Sarà il Futsal Futbol Cagliari l’avversaria che chiuderà la regular season del Montesilvano, ma per Giulia Domenichetti c’è un mix di emozioni che va ben oltre l’impegno in campionato.
“Il pensiero torna subito a Bari e alla fatica che abbiamo fatto per conquistare la Coppa: il 2-2 incassato negli ultimi minuti, poi i rigori e infine il traguardo. Ma come è stata tosta a marzo, mi aspetto una gara altrettanto difficile domenica”.
Un giorno che sarà particolare per altri due motivi: Giulia infatti festeggerà proprio il 29 aprile il suo compleanno (ma non provate a chiederle l’età perché “gli anni sono un’invenzione umana”) e lo farà su un’isola che è una seconda casa, dopo i 12 anni vissuti da protagonista nella Torres.
“E’ vero che Sassari e Cagliari sono agli estremi opposti della Sardegna, ma quando vedo la bandiera dei quattro mori è sempre stupendo”.
Emozioni che il pivot lascerà però a bordo campo, prima di calcare il parquet del PalaConi a distanza di 4 giorni dal pareggio interno con la Kick Off.
“Quel risultato dopo essere state sopra di due reti ci ha fatto capire che è mancato qualcosina: a livello di classifica non è cambiato nulla – continua Domenichetti – ma la sensazione finale è stata quella di una prestazione un po’ sottotono. So che è stato solo un calo fisiologico, ma quando ti abitui ad un certo rendimento è normale essere esigenti, perciò adesso vogliamo mettercela tutta contro una squadra che gioca bene e ha 3-4 individualità da tenere sott’occhio”.
Chiudere in bellezza arrivando il più in alto possibile sarebbe un gran bel regalo – infatti il Montesilvano andrà in trasferta per vincere -ma è anche dai play off che la biancazzurra si aspetta il massimo.
“I cali sono ammessi nei momenti in cui possiamo permetterceli, ma da ora sono assolutamente vietati. Vorrei che venisse fuori la voglia di vincere che c’è stata in Coppa Italia, che poi è stato l’elemento che ha fatto la differenza tra noi e le altre: eravamo concentrate, eravamo cariche e quando ti senti così è inutile fare calcoli. Puoi andare avanti a prescindere da chi incontrerai: a Bari avevamo la strada più difficile, eppure – chiude Giulia con serenità – siamo tornate a casa con la Coppa”.
Ufficio Stampa