Abbiamo raggiunto Federica Brignone dopo il secondo posto di BAD KLEINKIRCHHEIM. Federica insieme a Sofia Goggia è una delle atlete di punta della nazionale di Sci femminile. Classe 1990, nata a Milano ma trasferitasi in Val d’Aosta per amore dello sci Federica si racconta tra le emozioni degli ultimi successi ai sogni di quando era bambina. Il tutto accompagnata da una grandissima determinazione.
Federica dopo gli utlimi bellissimi risultati sta aumentando l’attesa per queste Olimpiadi. Come ti senti?
Mi sento bene, sono concentrata per queste gare ancora pre-olimpiche. So che tanto quando saremo lì tutto ripartirà da zero e sarà tutto diverso!
Il podio ottenuto nella discesa è stata una sorpresa o piuttosto il giusto premio per un duro lavoro?
Per me comunque una sorpresa perché dopo i miei problemi fisici e i 2 mesi di stop, senza allenamento con gli sci lunghi, mai avrei pensato di farlo alla prima mia gara di DH (downhill n.d.r.) della stagione.
Nel tuo sito citi una bellissima frase di Tom Bissell: “RISCHIA, più di quanto gli altri pensano sia sicuro, SOGNA, più di quanto gli altri credono sia realistico, SPERA, al di là di quanto gli altri credono realizzabile”. Andare oltre è il tuo segreto per mietere questi successi?
Io penso che la vita sia una sola e bisogna sempre viverla al 100%. Penso che questa frase rappresenti il mio modo di vivere in generale non solo per la mia carriera sportiva!
Hai aderito al progetto “Traiettorie Liquide”. Ce lo puoi illustrare brevemente?
È un progetto nato quest’estate grazie al Mancini Group e all’artista Giuseppe La Spada alle Eolie per la salvaguardia del nostro mare.
Ci sono delle bellissime immagini girate sott’acqua. Per una abituata alla neve e alle altitudini come è stato avere come riferimento il mare?
Per me l’acqua è sempre stato un elemento nel quale sono molto a mio agio. Ho sempre passato più tempo al mare che sugli sci da bambina e sono appassionata di sport acquatici! Il progetto è nato anche per la mia passione appunto per questo elemento!
La tua storia da sciatrice ha radici lontane. Cosa provi a ripensare a quei momenti da bambina passati a Courmayeur?
Sorrido, da bambina sulle piste mi sono sempre divertita moltissimo, i miei più bei ricordi ce li ho di quando appunto ero nella grande famiglia dello Sci Club Courmayeur e tornerei indietro subito perché è stato fantastico!
Adesso hai una consapevolezza maggiore ma cosa provi quando sei allo starter e si parte?
L’emozione è sempre grandissima e spesso sono molto tesa. Ma riesco ad essere lucida adesso e a pensare solo alle mie curve ed ai passaggi importanti!
Ai ragazzi che si avvicinano a questo sport, sognando una Olimpiade vedendo i tuoi successi, cosa dici?
Dico che l’olimpiade e lo sport siano dei sogni bellissimi che richiedono tanto impegno e dedizione, senza mai smettere di divertirsi e godersi la vita!
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