Futsal

Marta, la Galáctica del futsal

Marta Penalvar Ramon

Probabilmente nel tennis sarebbe stata altrettanto brava, ma bisognerebbe tornare indietro nel tempo per saperlo e cambiare quel fatidico momento in cui Marta Peñalver Ramón – 25 enne di San Javier, nella comunità autonoma di Murcia, a sud della Spagna – ha deciso che non sarebbe stato quello il suo mestiere. Troppo più forte il richiamo del calcio per una bambina con l’argento vivo addosso, che ne combina di tutti i colori a mamma e papà.
“Sono sempre stata un po’ la pecora nera – confessa sorridendo – ma adesso che sono in Italia, capisco quanto sia importante avere la propria famiglia vicino. Mi mancano anche le nostre litigate”.
Immagino un piccolo terremoto tutto ricci e forse non sono molto lontana dalla realtà: il temperamento di Marta è già forte, la sua riserva di energie inesauribile e i genitori cercano come possono di incanalarla verso lo sport. Quando lascia il tennis non fanno storie, qualsiasi cosa purchè faccia attività. E Marta sceglie il calcio.

RAUL – Dapprima per strada con i suoi coetanei, poi sempre più seriamente a scuola, finchè – a 10 anni – non entra a far parte della Escuela de Fútbol de San Javier. Il suo idolo è Raúl González Blanco, più semplicemente Raúl, il numero 7 che prima di Cristiano Ronaldo ha fatto la storia, rendendo il Real Madrid galáctico. Nei primi calci, c’è già tanto della giocatrice che sarà: esplosività, senso del gol, velocità di pensiero. Ma a 13 anni arriva un altro cambiamento che le fa storcere il naso.
“Non avevo più l’età per giocare con i maschi e non c’erano club femminili, l’unica possibilità era passare al calcio a 5. Non ero entusiasta, la vedevo come una scelta forzata”. Inizia nel Roldan FSF. L’ambiente è stimolante, ma resta sulle sue: si sono studiati due anni, Marta e il futsal, prima di decidere di essere fatti l’uno per l’altro. Da quel momento in poi, però, diventano inseparabili. Con il numero 7 sulle spalle, infatti, la giocatrice murciana brucia le tappe che dalle giovanili, la portano in prima squadra.
“Mi sono adattata a qualsiasi tipo di ruolo: al mister serviva un pivot, allora stavo in attacco. La mia posizione naturale è quella di laterale, ma quello che davvero mi interessava era giocare: dove non faceva alcuna differenza”.

Marta con la maglia del Roldan

Marta con la maglia del Roldan

E l’abnegazione è una di quelle doti che permette a Marta di indossare la maglia più importante di tutte: la Nazionale spagnola la convoca per il Campionato Mondiale Universitario di Antequera (secondo posto dietro al Brasile nel 2014) e per il Mondiale in Guatemala nel 2015, chiuso in terza piazza.
E’ un momento magico che culmina con la chiamata del Futsal Femminile Cagliari di Diego Podda: nel progetto del club sardo c’è un ruolo ritagliato su misura per lei.
“In realtà non conoscevo molto del campionato italiano, ma Iturriaga ed Amparo mi hanno rassicurata dicendomi che avrei trovato una società seria. E così è stato, qui si fanno le cose per bene”.

TESLEM – Prima di partire, il destino le fa un altro bellissimo dono: Teslem ha 11 anni ma ne dimostra qualcuno in meno, non si separa mai da Marta ed è nata nel deserto nel Sahara. Come sia arrivata in casa Peñalver è presto detto.
“I miei genitori avevano sentito parlare del progetto “Vacaciones en paz”, una sorta di adozione a distanza che ci ha dato la possibilità di conoscerla. In estate viene mandata qui, per sfuggire alle temperature che in quel periodo toccano anche i 48° e sono proibitive per una bambina. Dopo aver ascoltato i suoi racconti, non ci ho pensato su due volte e sono partita come volontaria: lì si vive in condizioni inimmaginabili, non c’è neanche acqua potabile. E’ stato il viaggio più difficile e bello della mia vita. Anche se so cosa mi aspetta, spero di poterlo ripetere tra qualche mese”.
Se non mi avesse spiegato questa storia, penserei ancora a due sorelle che sorridono in foto.

Marta e Teslem

Marta e Teslem

SARDEGNA – Marta arriva in Sardegna l’anno della Serie A d’elite: si gioca una prima fase a gironi, poi le squadre più meritevoli confluiscono nel Gold. Come è logico che sia, il neo-promosso Cagliari gioca per la salvezza, ma ben presto la posta in palio si tramuta in un pass per l’olimpo del futsal, da dividersi con il più quotato Pescara, sopra di due punti. E sono proprio le biancazzurre a dettare legge in casa loro: 2-0 quasi a freddo, poi la risposta di Gaby a fine primo tempo. L’inaspettato pareggio è opera di Atzori, Bertè mostra i muscoli ma Marta l’aggancia al 19’, poi l’incredibile finale con capitan Cuccu che firma il gol qualificazione a pochi secondi dalla sirena.
“Per me è stata la partita più bella vissuta in Italia, perché avevamo tutti contro e un solo risultato utile a disposizione: la vittoria. Nell’ultimo minuto siamo riuscite a pareggiare e poi a sorpassarle, è stata una sensazione bellissima. Se ci penso, mi emoziono ancora”.

Marta Penalver Ramon

Marta nello spareggio contro il Pescara

FINAL EIGHT – Ma perché vivere di ricordi, se il presente è altrettanto bello? Proprio domenica scorsa, infatti, il Futsal Futbol Cagliari ha tagliato il traguardo riservato alle migliori 8 della Serie A a girone unico, battendo la Thienese in trasferta con un rotondo 6-1. “Avevamo voglia di riscatto dopo la giornata storta con la Rambla: quel pareggio, per me, è stata come una sconfitta”.
Eccolo il credo di Marta: chi si accontenta, non gode abbastanza. “Abbiamo una buona squadra, un mister preparato e una valida società: non ci manca nulla per fare davvero bene. Certo a Bari non sarà semplice, ma le cose migliori ci accadono quando non partiamo con i favori del pronostico”, mi dice con la spensieratezza di chi non sente il peso delle responsabilità.
“Da giocatrice “straniera”, so che tanti tendono ad attribuirmi un ruolo principale all’interno di questa squadra, questo – però – non vale per me: sicuramente ho partecipato in modo attivo al raggiungimento dell’obiettivo, ma non più di quanto abbiano fatto le mie compagne. Ognuna ha avuto un compito e l’ha svolto a meraviglia”.

Il Futsal Futbol Cagliari festeggia i tre punti-qualificazione

Dei suoi 17 gol già realizzati, non sembra ricordare proprio nulla.
“Sono 17? Ti dico, la verità: segno, ma non li conto mai”.
Qualità, più che quantità. “Di tutte le vittorie realizzate, per esempio, non ne abbiamo ancora piazzata una contro una grande. Ci siamo andate vicine, ma non ci siamo riuscite”.
L’ultima occasione prima del giro di boa è contro il Montesilvano, il prossimo 7 gennaio 2018.
“Sarebbe meraviglioso se accadesse al termine di una bella prestazione, potrebbe dire tanto per noi”.
Penso a Raul, l’uomo dei record del Real Madrid. Ho capito perchè Marta l’ha scelto.

Marta, Cagliari

Marta in azione contro la Kick Off. Foto: Juna Manca

Foto in evidenza: Juna Manca

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