Finisce novembre, inizia l’ultimo dei gironi di Lega Calcio a 8. Roma Nord si è fatto attendere, ma promette di mantenere le promesse fin da subito, con l’incontro di apertura del Centro Sportivo capitolino dei Cavalieri di Colombo. La Serie A2 presenta infatti per la prima volta i ragazzi dell’Oliveto Sabino, a ricevere I Gladiatori per i primi tre punti della regular season.
VOGLIA OLIVETO – Nonostante il tabellino finale faccia pensare ad altro, se si trattasse di un incontro di boxe il primo tempo andrebbe assegnato ai punti con unanimità alle maglie arancione. L’Oliveto Sabino scende con la carica e la voglia giusta, mette all’angolo gli avversari (forse già da subito sorpresi per l’aggressività) e si porta avanti con un tiro-cross in verità fortunoso di Antei. I primi venti minuti per i virtuali padroni di casa gira tutto: Crescenzi e Torrico spingono bene e con qualità, dietro si rischia poco. Manca però fatalmente l’apporto davanti che permetterebbe di chiuderla.
L’INFERNO DI DANTREA – Quando si dice tagliare le gambe: a cavallo tra l’ultima azione del primo tempo ed i trenta secondi di apertura del secondo, si scatena Daniel Dantrea. Uno-due-tre gol in sequenza per il centravanti dei Gladiatori, aiutato per la rete del sorpasso anche dalla buona sorte (il tipico improbabile tiro direttamente dalla rimessa di centrocampo), ma efficacemente fautore dello strappo che taglierà in due la gara. L’Oliveto si spegne, la pioggia aumenta, la partita si spezzetta. Il numero nove in giallo non lo tiene nessuno: scalcia avanti, si libera, cerca il gol vittoria. C’è spazio per il 3-2 dell’Oliveto, poi gli schemi salteranno.
PIOGGIA E STIRAMENTI – La durata complessiva dell’incontro segnerà senza scherzi i 70 minuti. L’ultimo quarto d’ora del secondo tempo si protrae per il doppio della sua durata naturale: piove forte, i ragazzi in campo si fanno male, il gioco si ferma ogni azione per diversi minuti. Sale fisiologicamente il nervosismo dell’Oliveto: sotto di un gol, impossibilitati a giocare il pallone. Intanto i falli aumentano, qualcuno si stira. Nel finale Crescenzi non ne può più e qualche parola di troppo lo costringe a lasciare il campo anzitempo. La beffa arriva in chiusura, ancora una volta, neanche a dirlo, con Dantrea: lancio lungo, aggancio, 4-2. Tutti al riparo, finalmente.
MIGLIORE IN CAMPO | DANIEL DANTREA | Impossibile, pur con tantissimi dati da segnalare (panchine lunghe per entrambi gli organici), non concedere il titolo all’autore dei quattro gol vincenti. Partito in sordina, il centravanti dei Gladiatori cresce a fine primo tempo fino a diventare immarcabile, aiutato dal fisico e dalla faccia tosta di chi tira in porta ogni pallone che vede. Faccia tosta che ha ripagato con i primi tre punti della stagione.
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