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Elena Curtoni: il coraggio di andare veloce sugli sci

Finalmente è arrivato il freddo e anche la prima neve. Se pensate che ogni maledetta domenica ci siano solo quelli che inseguono un oggetto di forma sferica od ovale, quelli che vanno sulle due o quattro ruote…beh allora vi sbagliate!
L’estate, che per molti è stata passata sulle spiagge, altri l’hanno passata in montagna a prepararsi fisicamente in vista di questa ennesima stagione sugli sci. Abbiamo avuto modo di raggiungere al telefono, oltreoceano, la campionessa Elena Curtoni impegnata in allenamento insieme alle compagne Marsaglia, Fanchini e Goggia in vista della tappa di Coppa del Mondo di Killington. Ragazza che ci è apparsa da subito solare, simpatica ma con una determinazione e consapevolezza che traspare dalle domande che le abbiamo rivolto qui sotto.

Classe 1991, Elena è una delle atlete più forti nel Super G dove, agli scorsi mondiali di St. Moritz ha di poco mancato la medaglia classificandosi 5^.

 

Elena Curtoni, FIS Alpine Ski World Cup, Semmering 2010

Elena, come sta andando la preparazione in questo inizio stagione?
Direi che sta andando bene, ho potuto sciare 10 giorni consecutivi a casa ed ora qui in America ho ripreso e sto continuando in maniera direi soddisfacente

Cosa ti aspetti dalla stagione in corso, non dimenticando che sei uscita da un infortunio a fine stagione scorsa?
Innanzi tutto voglio mantenere la ripresa dall’infortunio sotto controllo. Allo stesso tempo sapendo dove posso arrivare sono molto fiduciosa di potermi esprimere al massimo sopratutto nel Super G dove resto tra le favorite.

Come è stato affrontare l’infortunio?
E’ stato davvero difficile anche perché all’inizio è stato sottovalutato. Per un atleta passare 1 mese e 20 giorni su una sedia a rotelle più un altro mese con le stampelle è davvero dura. Quando si è abituati a fare tutto in autonomia, ad essere sempre in forma, già il solo fatto di dover chiedere aiuto per andare in bagno ti abbatte. Però per uscire da queste situazioni bisogna porsi degli obiettivi, io ho fatto così ed alla fine sono rientrata in forma.

 

Avere tua sorella (Irene) nello stesso ambiente ti aiuta o, al contrario, rappresenta un ostacolo?
La presenza di mia sorella è sicuramente un aiuto. Lei mi capisce al volo e sa come affrontare certe situazioni. Certo alle volte lei vorrebbe anche frenarmi, essendo più grande di me ogni tanto sente il bisogno di farmi da chioccia. Io sono un pò più esuberante di lei.

Come è il tuo approccio alla gara?
Sono una persona molto serena e tranquilla e cerco di mantenere sempre questo atteggiamento anche prima di ogni competizione. Il mio carattere mi agevola e devo dire che mi basta davvero poco per trovare la giusta concentrazione già dalla mattina appena sveglia. Non ho riti scaramantici prima delle gare, ciò che faccio sempre allo stesso modo sono gli esercizi per riscaldarmi ma credo che sia una cosa che ci accomuna tutte.

Come è nata la tua passione sugli sci?
E’ nata grazie a mio padre che è maestro di sci. Devo dire che all’inizio non ero particolarmente entusiasta, forse perché mi aveva messo sugli sci di plastica. Ma dopo, quando ho messo gli altri sci, mi è subito piaciuto perché amavo scendere veloce.

Paura non ne hai?
Beh ovviamente i pensieri ci sono ma prima di ogni discesa si cerca di metterli da parte. Diciamo che ho una buona dose di coraggio che mi fa superare la paura della velocità in discesa. Effettivamente da questo lato mi reputo una coraggiosa.

Ci sono delle domande che ti fanno e che magari ti infastidiscono?
No a mio avviso non ci sono domande che posso infastidire. Tutte le domande sono a loro modo, proprio perché diverse, interessanti. Forse l’unica che difficilmente sopporto è quella a fine gara quando mi si chiede “Perché è andata così?”.

Cosa ne pensi di Arianna Fontana che sarà la nostra portacolori alle Olimpiadi Invernali?
Sono molto contento di questa scelta, Arianna è della mia stessa valle e andiamo dalla stessa parrucchiera. E’ una bellissima persona e sono felice che ci sia questa visibilità per le donne nello sport che molte volte non sono considerate al pari degli uomini. Anche nello sci sono predominanti i maestri di sesso maschile per esempio.

Quali social-network usi?
Sono molto presa da Instagram. Io ho un animo artistico e pubblicare belle foto con bei paesaggi mi piace molto. Instagram, sia con le foto che con le stories, è immediato, facile e riesce a trasmettere bene i messaggi che uno vuole passare. Quando lo uso cerco di essere il più naturale possibile anche se sono consapevole che dall’altra parte oltre ai miei amici ci sia un pubblico interessato a ciò che faccio.

 

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