Calcio

Incontro con Marco Tomassi

Marco Tomassi, mister con il futsal nel sangue

Grazie alla disponibilità della redazione di Any Given Sunday di avere uno spazio dedicato settimanalmente al settore giovanile femminile di calcio a5,  ho pensato di iniziare a conoscere addetti ai lavori di varie realtà nazionali e così avere un’idea di come il movimento cresce nelle varie regione ed ascoltare anche proposte e criticità locali.

Il primo approfondimento voglio farlo con Marco Tomassi, allenatore della Aosta 511, che da qualche anno si sta prodigando per far crescere in Piemonte e Valle d’Aosta il futsal femminile.

Marco intanto raccontaci come hai deciso di interessarti al settore femminile in generale e poi al giovanile in particolare.

“Premetto che sono da tempo un tesserato dell’Aosta 511. Ero in amicizia con una delle ragazze che giocava ne Le Violette di calcio a 11. Una squadra che cessata l’attività ha lasciato andare le sue giocatrici e a quel punto ho pensato che all’Aosta potessero iniziare una nuova avventura con il futsal.

Grazie anche al tuo interesse nella scorsa stagione finalmente si è svolto il campionato regionale Juniores, che peraltro hai poi vinto. Raccontaci qualcosa di questo primo evento.

“Con le ex Violette sono poi arrivate anche altre ragazze. Abbiano iniziato l’attività, ma per i primi due anni, considerate le poche società di calcio a5 femminile, non è stato possibile organizzare un campionato loro dedicato. Al terzo, invece, grazie alla nascita di nuove società abbiamo potuto imbastire il primo torneo Juniores. Come Aosta lo abbiamo vinto e siamo andati alle Final Six di Montecatini Terme. Non solo le finali nazionali, ma in generale tutta la stagione è stata un’esperienza bellissima per tutte le ragazze”.

So che ti stai muovendo per inserire in questa stagione anche qualche compagine ligure per avere una sorta di campionato Juniores interregionali. Come stanno andando le cose?

“Al momento c’è stato un contatto con un nostro ex giocatore che vive e lavora in Liguria e al tempo stesso allena una squadra femminile. Ma sono tutte grandi e non dispone di elementi giovani. Ho chiesto quindi un contatto con altre società del posto che vogliano iniziare un progetto con il calcio a 5 femminile per essere inserite nel nostro campionato. Quindi sulla vicenda attendiamo sviluppi”.

Cosa puoi dirci di questa stagione in partenza?

“E’ iniziato da poche giornate il campionato di serie C. Abbiamo lo stesso numero di squadre dello scorso anno ma il livello di gioco si è alzato notevolmente. Per quanto riguarda noi dell’Aosta, abbiamo avuto un inizio difficile. Forse patiamo delle partenze di Letizia Lauri e Arianna Scano, due elementi di grande qualità”.

Per ultimo voglio analizzare una tua decisione. Lo scorso anno hai avuto tra le mani una giocatrice di sicuro avvenire come Letizia Lauri. Quando hai compreso che avrebbe avuto un futuro radioso, hai cercato per lei una società che la potesse far crescere ed esplodere definitivamente. Prima con la Lazio, quando si pensava che sarei stato ancora il tecnico Juniores e poi alla Kick Off dell’esperto mister Riccardo Russo. Di solito le società invece tendono a blindare le loro giocatrici più brave, e al massimo le lasciano partire dietro compensi. Parlaci di questa tua ammirevole scelta.

“Letizia è una ragazza di talento. Lo ha dimostrato da subito sia in squadra da noi che successivamente con la maglia della rappresentativa di Piemonte e Valle d’Aosta. A fine stagione ha solleticato l’interesse di molte società importanti. Alla fine è andata al Kick Off che l’ha voluta dopo averla vista in azione alle Final Eight Juniores di Montecatini Terme. Avendo dei buoni contatti mi era sembrato opportuno spenderli per lei. E’ stata alla Lazio e anche altre società l’hanno cercata. Alla fine è andata al Kick Off dopo la chiamata del presidente ed allenatore Riccardo Russo. Non dimentichiamo che poi si è messa in evidenza da sola prima nelle selezioni con la Nazionale Under 17 e successivamente nel torneo in Portogallo. Inizialmente avevo pensato alla Lazio perché Letizia poteva giocare sia nella sua categoria con un grande allenatore come te,con delle ottime qualità tecniche che hai dimostrato vincendo 3 scudetti, aggiungo anche con una personalità di gestione, che non tutti gli allenatori hanno con le ragazze che si avvicinano a questo sport. Nello stesso tempo aveva la possibilità di giocare nella prima squadra in considerazione che nella società biancoceleste erano presente tutte le categorie femminili. Con la tua partenza abbiamo optato per una società di alto livello, molto preparata con il presidente Riccardo Russo, che si è messo a disposizione, anche sesapevamo che a San Donato avrebbe trovato più difficoltà in quanto non è presente settore Juniores. E’ vero che molte squadre tendono a monetizzare o blindare le giocatrici di talento, ma viste le sue potenzialità abbiamo capito che qui ad Aosta non avrebbe avuto le possibilità che meritava. Dovevamo concederle l’opportunità di approdare ad una società che la facesse crescere e farle fare il salto di qualità”.

Grazie Marco e complimenti per il lavoro che stai facendo. Aspettiamo da te altre ottime notizie per la crescita di questa disciplina che hai dimostrato di amare con tanta passione.

 

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