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Amatori: Teneri fuori e duri dentro (il campo)

Domenica pomeriggio di novembre insolitamente calda nonostante il cielo coperto, un pomeriggio passato a cervello spento sul divano, ma per fortuna gioca in casa l’Amatori, allora via dal divano e si va al Palaelettra per il derby regionale con la We’re Basket Ortona.
Il quintetto in campo è il solito, Rajola, Pepe, Di Donato, Bini e Capitanelli, l’inizio è tutto per i pescaresi che dominano a rimbalzo con Di Donato e Capitanelli e segnano con facilità soprattutto dall’arco con Pepe caldissimo già dalle prime azioni, due timeout in pochissimo tempo, l’inerzia sembra già tutta a favore Amatori, ma questa sensazione dura pochissimo.
Pepe regala due palle alla guardia avversaria che ringrazia e accorcia le distanze, l’attacco bianco rosso sembra in post sbronza e con confusione riesce solo a regalare palla ad Ortona, primo vantaggio ospite, l’amatori subisce il colpo, si assessta e riiniziare a giocare, da qui la partita prosegue in equilibrio, da una parte un ottimo Di Carmine, dall’altra va più o meno così: Rajola in punta scarica a destra su Pepe che esce dal blocco di Capitanelli, se c’è spazio prova, e mette, la tripla, se il difensore segue bene, Capitanelli sale per il pick’n roll con Pepe, che di solito, va a finire che sono tre punti, perché il numero quattro ha deciso di metterle tutte. Il primo tempo si chiude con l’amatori in vantaggio di due punti, Ortona avrebbe l’opportunità di rientrare negli spogliatoi in parità o addirittura in vantaggio, ma Svoboda con la palla tra le mani è confusissimo e allo scadere dei ventiquattro secondi riesce solo a tirare una sassata a mezz’altezza verso un punto imprecisato nei dintorni del tabellone.
Il caldo è fuori luogo, giusto il tempo di chiedersi perché nessuno apre le finestre e si riinizia, Amatori incisiva da subito, prima azione avversaria, Capitanelli fa capire ad Ortona che sta sera è meglio non avvicinarsi al ferro con uno stoppone che infiamma il palazzetto. Pepe continua a mettere dentro triple come se fosse la cosa più facile del mondo, Capitanelli ispiratissimo, oltre a difesa, rimbalzi e blocchi, contribuisce ad aumentare il distacco prima con un piazzato pulito e ben costruito da tutto l’attacco, poi con un gancio chirurgico. Ma gli ospiti non mollano e un canestro alla volta tornano in contatto, e con loro torna a farsi sentire la bella fetta di pubblico venuto a sostenere Ortona al palaelettra. Nel quarto periodo Musso, caparbio e testardo cerca di far rimanere Ortona appesa alla partita ma anche lui è costretto a cedere sotto i colpi continui e spietati di Pepe, il copione è sempre quello esce sulla destra dal blocco, e il tabellone, segna già più tre; Ortona prova a sfruttare le ultime occasioni, recupera una palla importante si getta veloce in transizione, si prova il tiro da tre per il potenziale meno quattro… dal nulla spunta fuori Capitanelli che ci crede così tanto da toccare una palla impossibile, niente tripla per Ortona, palla che torna all’Amatori, Rajola gioca un paio di pick’n roll da manuale prima con il motivatissimo Capitanelli poi con Pelliccione e partita in archivio, un’altra bella vittoria, un altro passo in avanti in classifica per Amatori ma non è tutto, mentre il pubblico si alza per avvicinarsi al parquet per dare il meritato saluto alla squadra, l’occhio va in campo, uno dei ragazzi si è allontanato dal resto del gruppo per andare a rapire una bella ragazza, che ora porta in braccio, arriva con lei fino al centro del campo, li la lascia e si allontana formando un cerchio intorno a lei con tutti gli altri giocatori, inizio a capire che non è un semplice festeggiamento, è qualcosa di più, tutto il pubblico ormai guarda verso questo siparietto aspettando di capire cosa stia succedendo, dal cerchio, si avvicina alla ragazza il lungo rude e combattivo che ha appena finito di prendersi a sportellate con tutti gli avversari, arriva davanti alla ragazza, il numero 17 in maglia bianca lì al centro del campo sembra pronto per la palla a due proprio come all’inizio della partita, ma questa volta al posto di saltare si inginocchia … tira fuori un piccolo cofanetto, lo apre, mostra un anello, cinque minuti prima stavo strillando a squarciagola perché bullizzava gli avversari festeggiando da duro dopo una stoppata, ora sto con la pelle d’oca ad emozionarmi come una tredicenne di fronte ad un concerto di Benji e Fede, il pubblico incredulo con me, si lascia andare in un caldo applauso, i due si abbracciano, si baciano, c’è troppo rumore per capire cosa abbia risposto… ma da come sono avvinghiati direi che è un si.

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