Futsal

Carla Duco

Chi non sognerebbe un’ esperienza analoga a quella del giovane Guevara, a cavallo di una moto per tutto il Sudamerica? Vi ricordate le “Notes de viaje” ? Io ho fatto un piccolo grande viaggio immaginario fino a Mar del Plata sulla costa atlantica dell’Argentina. La provincia è quella di Buenos Aires, che come estensione geografica è più grande dell’ Italia intera. Mi ha accompagnato, in un giro di moto veloce una delle protagoniste del futsal italiano; Carla Duco, quest’anno  in forza alla SS Lazio Calcio a 5 dopo tre stagioni e una coppa Italia a Firenze. Mar del Plata “la Ciudad Feliz”!! Carla si entusiasma quando sente parlare della sua città natale e  subito sbotta;” Mar del Plata è la mejor ciudad de todas”.
Carla nasce qui il 20 ottobre 1987, sei anni dopo la fine del regime di Videla, lo stesso che dieci anni prima aveva fatto decimare dai suoi sicari una delle migliori squadre di Rugby; il Rugby Club la Plata. Dal ’76 l’Argentina vive un incubo, ben celato a noi europei, così abbindolati dai mondiali di calcio del ’78; le chiome fluenti e la bravura di giocatori come Kempes e Tarantini, celarono ciò che molti anni dopo emerse; l’immane tragedia dei “desaparecidos”. Negli stessi anni il futuro padre di Carla; Gustavo Duco gioca a calcio nelle giovanili del River e nel 1981, a soli diciannove anni, esordisce in “Primera Division” con la maglia del Quilmes. Chiedo a Carla se la sua passione per il pallone trovi radici nella storia della sua famiglia. Carla risponde e senza saperlo, mi apre un mondo; “La passione per il pallone nella mia famiglia ha radici profonde, che vanno oltre mio padre. Io fin da piccola sono stata tifosissima de l’ Huracan, storico club di Buenos Aires, di cui il mio trisnonno fu il primo presidente, lo stadio tuttoggi è intitolato a lui; “Stadio Tomas Adolfo Duco”……. . Lo scriba pallonaro e un pò attempato, non può non avere un sussulto di emozione; in questa squadra hanno transitato così tanti giocatori che hanno fatto la storia, da non  aver lo spazio per elencarli tutti. Vi dice nulla Osvaldo Ardiles e la sua “bicicleta” in Fuga per la Vittoria? Ma soprattutto non avete un sussulto a pensare che Alfredo Di Stefano ha indossato questi colori, prima di pervadere del suo talento Madrid e l’Europa intera????

Carla era predestinata!!! ” i primi calci al pallone li ho dati da piccola; i miei genitori vivevano nel quartiere La Perla, vicino alla spiaggia e mio padre gestiva una scuola calcio”racconta Carla ” io, piccolissima giocavo in una vecchia palestra assieme ai miei fratelli, poi iniziai a frequentare la scuola calcio di mio padre, ero l’unica femmina assieme a tutti maschi, questo fino a 12 anni, dove iniziai a frequentare un centro di perfezionamento assieme a tutti quei ragazzi, che volevano andare a giocare a Buenos Aires. Io provai con successo al River Plate, dove mi recavo a giocare il sabato e la domenica, allenandomi invece sempre a Mar Del Plata durante la settimana”.
Chiedo a Carla quale sia stata l’emozione più grande provata in quegli anni e Carla non ha dubbi; aver giocato al Monumental stracolmo di spettatori per la festa del centenario del River”.
Nel 2003 il cambio di vita; babbo Gustavo e mamma Alejandra, sposatisi nell”86, decidono di trasferirsi in Spagna; Gustavo pochi anni prima aveva giocato nel Castellon, seconda divisione spagnola. La metà è Valencia e Carla??? Appena arrivata inizio la preparazione con il Levante calcio a 11 e rimango lì per 5 anni e prima di trasferirmi a Madrid, feci una stagione in B con il Valencia.”
E’ nel capoluogo spagnolo che Carla incontra il Futsal, un anno nell’Atletico Madrid e due nell’Alcoron. Ma come fa un centravanti di razza in campo grande ad adattarsi alle ristrettezze di superficie del Futsal?  Carla lo ammette; ” Ho vissuto con difficoltà il cambio dal calcio a 11 al futsal, soprattutto da un punto di vista tattico, anche se giocare con tanti fenomeni mi aiutava“.
Da buona argentina Carla, non contenta della sfida, decide di trasferirsi in Italia; la città è Firenze, la Società ambiziosa; ha inizio così il lungo percorso nell’Isolotto, e anche il c.t. Menichelli la nota per la prima convocazione della neonata nazionale italiana femminile.  “Il primo anno” racconta Carla “mi accorsi subito della differenza tra il futsal italiano e quello spagnolo; qui il futsal era più fisico e meno di qualità, cosa che nel corso degli anni è mutata in positivo, grazie ad una crescita qualitativa delle squadre e dei tecnici; adesso credo che l’Elite italiana sia il campionato più forte”
Carla, seppur indirettamente, negli anni trascorsi a Firenze, assiste alla rinascita del futsal toscano e io che “nella mia ora d’aria” ci pongo l’occhio, non posso astenermi dal chiederle un parere. Secondo Carla ” esistono già in Toscana squadre che praticano un buon futsal, come il New Depo Firenze (domenica esordirà in A ndr) il CF , il Cus Pisa e che è positivo che in due anni il numero delle squadre sia raddoppiato. Ciò che forse ancora manca, se si eccettua l’esperienza della Robur Scandicci calcio a 5, è una filosofia che veda una più massiccia partecipazione delle bimbe nelle scuole di futsal”
Carla adesso è a Roma per un’altra sfida; la Lazio di Chilelli è stimolante e  forte. Senz’altro sudando come sempre le soddisfazioni arriveranno. Scendo di moto, della mia ora d’aria è rimasto poco…mi sembra di aver sognato una storia che invece è vera. Devo velocemente ritornare alla realtà per raccontarvi che il Futsal Florentia ha vinto a domicilio contro il Valdarnia per sette reti a zero e ha completato così la prima giornata di C femminile. Domani sera la seconda di un campionato che si preannuncia agguerrito
Arpi Nova Prato – CF Pelletterie Scandicci –
Bulls San Giusto – Valdarnia –
Calcetto Insieme – Cus Pisa –
Futsal Florentia – Castellana –
Futsal Pistoia – Firenze C5 –
Marsiliana – Montecalvoli

Domenica 9 ottobre il New Depo di Firenze, esordirà in serie A in casa del Flaminia

Ci scriviamo

Gabriele

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