Futsal

⁠⁠⁠Quando Nino aveva paura di tirare un calcio di rigore

⁠⁠⁠Quando Nino aveva paura di tirare un calcio di rigore, il calcio a 5 non esisteva o meglio esisteva senza essere racchiuso nel recinto della regolamentazione. Piazze cittadine, campi incolti, discese ardite e risalite; tutto era buono per ritrovarsi, delimitare il campo, in lunghezza con le due porte (solitamente quattro maglie, due da un lato due dall’ altra) e in larghezza con l’immaginazione. Facevamo in fretta e furia le squadre e il miglior stadio del mondo era pronto ad accogliere la più bella partita del secolo; mi ricordo un allenatore in bianco e nero, affermare in tv, che la zona pura la giocavano i bambini per la strada e la cosa era ancora più eccitante. Non c’erano arbitri, allenatori e per fortuna nemmeno i genitori; una sorta di comune anarchica che funzionava a meraviglia a parte qualche scazzottata, che però era subito superata dalla voglia di giocare. Una partita aveva un tempo indefinito, d’estate si arrivava a fare il primo tempo di mattina e il secondo il pomeriggio. In inverno se la partita era combattuta, neanche il buio fermava la contesa. Era come giocare in Paradiso, finché un giorno apparve l’ANSIA. Si travestiva in mille modi, ma soprattutto ti paralizzava. Ho conosciuto fenomeni “da asfalto”, che messi dentro un recinto di gioco, non riconoscevano più il destro dal sinistro. Il ricordo del “pallone” libero e senza pressioni me lo ha evocato un esperimento in atto al Sassuolo calcio, descritto nella Gazzetta dello Sport del 3 febbraio 2016 : “I bimbi in campo, l’allenatore in tribuna. L’esperimento è di scena al Sassuolo, negli Esordienti 2004. Da due mesi i ragazzini della società emiliana stanno applicando i principi de “La Giovine Italia”, in collaborazione con Paolo Ghisoni, giornalista di Sky, e il tecnico Ezio Glerean. “In Italia i settori giovanili non lasciano che i ragazzi si divertano e si responsabilizzino – commenta Glerean – Così facciamo smettere a 14 anni dei potenziali talenti”. Questi esperimenti senz’altro aiuteranno Nino a non aver più paura o forse meno paura di tirare un calcio di rigore. Ne riparleremo perché il campionato femminile in Toscana incombe e stasera scoprirà tutte le carte o quasi. A Scandicci senz’altro la partita di cartello tra CF e Calcetto Insieme, compagini rispettivamente seconde e terze lo scorso anno, in partite sempre combattute ed equilibrate. A Pisa scenderà in campo il CUS, da sempre squadra universitaria e fucina di giovani giocatrici di talento e il Futsal Pistoia altra vecchia conoscenza. A Castelfiorentino si affronteranno la Castellana, compagine promotrice di terzi tempi fantastici con allenatore un Signore, Silvano Comanducci che allena il femminile da venti anni e Arpi Nova Prato, guidata da Buraschi, che tanto ha dato al movimento femminile e alla sua società di origine la Poggibonsense. Sarà per lui l’esordio su una nuova panchina. Due matricole di lusso si affronteranno a Montecalvoli (PI), Montecalvoli calcio a 5 e Bulls San Giusto C5 Prato, nei Bulls farà il suo ritorno in campo una delle migliori giocatrici toscane, per anni colonna dell’Isolotto calcio a 5; Antonella Carta. A Firenze il Firenze calcio a 5 di Miss Tarchiani testerà le qualità della nuova Marsiliana. In serata si scoprirà definitivamente la carta Futsal Florentia che giocherà in quel di Terranuova.
Lo scriba rientra in cella ad attendere il fischio d’inizio.

Gabriele Benedetti

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