Una gara è sempre un’emozione indescrivibile, inutile negarlo. Se poi a metterti in gioco non sei tu, ma i tuoi piccoli atleti, che hai formato ed accompagnato per un anno intero, le sensazioni si amplificano. Il 29 maggio si è svolta, in tutta Italia, la Giornata Nazionale dello Sport, promossa dal CONI e festeggiata da diverse Federazioni con iniziative agonistiche e promozionali. Anche il mondo della scherma, che ho l’onore di rappresentare su queste pagine, ha risposto prontamente all’appello e, in Abruzzo, ha celebrato l’evento con una manifestazione promozionale per gli Esordienti (Under 10 che utilizzano le attrezzature preagonistiche in plastica) ed una fase di qualificazione regionale per il Trofeo CONI, riservata alle categorie Maschietti/Bambine (nati nel 2005, prima categoria agonistica).
La mia società, la Teate Scherma Chieti, ha partecipato con una rappresentativa ampia (la più numerosa in Abruzzo), composta da 8 atleti (5 Esordienti, 3 Maschietti) e le soddisfazioni non sono di certo mancate, permettendoci di chiudere la stagione nel migliore dei modi.
Nella categoria agonistica gli atleti erano Tommaso Galizia, Simone Galvan e Riccardo Zappacosta nella specialità della Spada e tutti e tre hanno saputo comportarsi al meglio delle loro possibilità, dando vita, alla fine, ad un podio tutto Verde Teate.
Tommaso Galizia si è piazzato terzo, Riccardo Zappacosta secondo. Primo Simone Galvan, che ha conquistato, così, anche la qualificazione per la fase nazionale del Trofeo CONI.
Se i piccoli spadisti ci avevano già abituati ai successi, avendo affrontato già altre competizioni nel corso dell’anno, a regalare emozioni nuove sono stati i piccoli Esordienti, che sono scesi in pedana per la prima volta in assoluto in una gara. Dopo un anno trascorso con loro, preparandoli e cercando di trasmettergli i valori e la meraviglia di questo sport, forse ero più tesa io di loro. Nonostante la giovane età, invece, tutti e cinque hanno saputo comportarsi da atleti consumati, conquistando vittorie su vittorie e, soprattutto, dando l’esempio per quanto riguarda correttezza e disciplina. Alessandro Bassi, Arianna Bevilacqua, Bianca Falcone, Francesco Miscia e Federico Tontodonati hanno conquistato così la loro prima medaglia e, cosa ancor più importante, hanno capito di essere perfettamente in grado di affrontare una competizione agonistica e la pressione che, inevitabilmente, essa comporta. La speranza è che, un domani, dall’alto magari di podi ben più importanti, possano guardarsi indietro e ricordare con tenerezza questa prima, timida, esperienza.
Piccoli atleti crescono…E sono l’orgoglio dei loro Maestri!