Futsal

AperiFutsal con… Diego Podda

L’appuntamento ricorrente con Aperifutsal, trasmissione web-radio condotta da Gisberto Muraglia, è giunto ieri alla sua sesta settimana e per l’occasione, ospiti nel virtual bar di Any Given Sunday sono stai i tecnici di Real Statte, Tony Marzella (che in realtà, ha ospitato lui fisicamente la puntata nel suo studio) e Futsal Cagliari, Diego Podda.

Diego Podda, che dice la sua sulla bella vittoria nel doppio confronto col Sinnai (privo di Vanessa e Gasparini) che ha spinto il Futsal Cagliari avanti nei playoff Scudetto.
“Sicuramente le assenze di Vanessa e Milena sono state importanti per loro, però preferisco limitarmi ad analizzare la partita altrimenti dovrei soffermarmi sulle condizioni anche delle mie giocatrici, ne avevamo tre con la febbre, Taina che ha rischiato di non tornare in campo nel secondo tempo… mi limito a valutare la partita, che è stata combattuta. Il Sinnai è da elogiare per l’atteggiamento, ha affrontato la partita con grande gagliardia, sempre agguerrite, noi credo siamo state più concrete ed abbiamo avuto qualcosa in più dal punto di vista tecnico ed anche tattico, riuscendo a concretizzare meglio quanto preparato in settimana”.

Il sogno continua, dopo la promozione in Elite i quarti di Finale Scudetto. Ti saresti aspettato di raggiungere un punto così alto?
“Certo che no, perché all’inizio era tutto un’incognita, sia per le ragazze che erano quasi tutte alla prima esperienza in questa categoria, per me che ero alla primissima esperienza nel femminile. Poi man mano abbiamo preso coscienza del nostro valore ed alla fine abbiamo creduto nella vittoria del campionato e nella buona figura in Coppa Italia, non ci aspettavamo anche di diventare protagonisti nei playoff”.

Che gara sarà con il KickOff? Squadra importante, ma voi non avete nulla da perdere.
“Questo è vero però manteniamo i piedi per terra, avevo detto che il primo turno lo avremmo giocato con grande entusiasmo cercando di fare il massimo, perché ritenevo il Sinnai una formazione migliore di noi ma contro la quale avremmo potuto essere competitivi. Il KickOff appartiene ad un’altra dimensione, è una squadra costruita per vincere il campionato contro la quale cercheremo sicuramente di ben figurare, il nostro obiettivo sarà quello di essere competitivi e dare il meglio in campo, pensare oltre questi aspetti significherebbe andare oltre la realtà, il risultato poi lo valuteremo alla fine dei due confronti”.

Mister, eri appunto al primo anno nel femminile, un mondo nuovo per te. Traccia un bilancio fino a qui:
“Mi è piaciuto soprattutto l’entusiasmo, che poi mi ha contagiato. Devo  dire che ero un po’ scettico nonostante il progetto presentatomi questa estate era molto interessante, mi rendevo conto che mi stavano proponendo delle ottime condizioni per poter lavorare, ma era un mondo nuovo che vedevo ancora indietro rispetto al maschile dal punto di vista tecnico-tattico. Però dal primo giorno mi sono reso conto che la voglia di migliorare e colmare il gap col maschile, le ragazze si sono sentite anche in dovere di soddisfare le mie tante esigenze, erano evidenti. Ho lavorato in una società che mi ha messo nelle migliori condizioni, il lavoro è stato diverso dall’ambito maschile ma mi ha dato tanta soddisfazione e non mi pento affatto della scelta”.

Qual è stato l’aspetto più difficile da superare?
“La cosa più difficile è conquistare la fiducia delle giocatrici, un po’ scettiche inizialmente. Soprattutto, conquistarla in relazione alle mie proposte che erano abbastanza pretenziose, io sono un allenatore molto esigente, non mi accontento di uniformarmi al livello medio della categoria ed ho sempre chiesto alle giocatrici di giocare da Elite, anche perché strada facendo, scoprendo le possibilità delle ragazze, ho alzato anche il tiro sempre cercando di non andare mai oltre le possibilità delle singole giocatrici. Una volta conquistata la loro fiducia le ragazze si sono messe completamente a disposizione e mi hanno regalato grandi soddisfazioni”.

Chi può vincere questo Scudetto? Isolotto e Montesilvano sembra abbiano qualcosa in più ma nessuna mollerà.
“E’ difficile fare un pronostico laddove ci sono tre o quattro formazioni che possono giocarsela. Non escluderei nemmeno il KickOff. Ma se proprio devo fare un nome, direi Isolotto e poi eventualmente Montesilvano”.

Una giocatrice che ti ha colpito in particolare?
“Dayane che ho visto giocare qui a Sinnai, anche se dovendo parlare di una giocatrice parlo di una delle mie, Taina, giocatrice dai grandi mezzi ormai sotto gli occhi di tutti. Ma sono anche convinto che esistano giocatrici fondamentali che non sono sotto i riflettori ma sono importanti almeno quanto le stelle, perché permettono loro di esprimersi al meglio”.

Quali sono i progetti futuri del Futsal Cagliari? Soprattutto, Diego Podda ci sarà ancora?
“Io vorrei pensare prima di tutto a finire la stagione perché abbiamo di fronte due partite impegnative che abbiamo il dovere di affrontare con il giusto atteggiamento, il resto è tutto in divenire, deciderà la società quali saranno i programmi per la prossima stagione. Se ci saranno le condizioni per continuare a lavorare come abbiamo fatto quest’anno e magari migliorare, io sarei ben lieto di restare e portare avanti un progetto che abbiamo cominciato in questa stagione e che ora diventa più interessante, visto che potremo confrontarci con il livello massimo”.

La Coppa Italia forse è l’unico neo della vostra stagione.
“La sconfitta fa male sul momento, poi ci si proietta sulla partita successiva che era anche importate per la promozione. C’è sicuramente rammarico ma bisogna riconoscere i meriti dell’avversaria, una squadra che ci ha conteso il campionato fino alla fine e che in occasione della finale di Coppa ha meritato di vincere”.

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