“Perché non facciamo parlare loro…”, loro sono i ragazzi che disputano il campionato nazionale under 19 di football americano.
Siamo solo alla seconda puntata, di un appuntamento bisettimanale, che in realtà potrebbe avere una cadenza del “esce quando può”.
Forse è un po’ presto per analizzarne le potenzialità, le qualità e i difetti.
Ieri però, il nostro programma “semiclandestino” ci ha regalato un sorriso e il motivo per andare avanti, per impegnare quel poco di tempo libero che ci è rimasto per condividere con questi ragazzi l’avventura in questo sport.
Grazie ad Andrea, al primo anno di Fisica a Padova, appena finito di studiare ha trovato tempo per raccontarci com’è essere un Bolzano Giants, com’è guardare sulla sideline e scoprire che devi stare in campo anche se zoppichi perché non ci sono cambi. Grazie, se ti va ci vediamo alla prossima puntata.
Grazie Alessandro, per averci raccontato l’emozione di scendere in campo per la prima volta da titolare, in una partita che vale la semifinale. Perché hai giocato QB, come un veterano e perché alla fine sei stato ad un passo da quella che gli americani chiamano “cinderella story”.
Grazie a Riccardo, per aver fatto di tutto per esserci, è un piacere averti in trasmissione ormai sei spacciato sei un ospite fisso.
Grazie a Mattia, che in tutta la sua genuinità alla domanda “qual è una ragione per non giocare una partita di football” non è riuscito a trattenere la sua risposta: “la figa”.
Ieri, senza probabilmente averne molta coscienza, avete dimostrato a quegli adulti che passano intere giornate ad insultarsi sui social, che siete meglio. Meglio di come vi dipingono, di come pensano che voi siate e soprattutto siete INTELLIGENTI. Quell’intelligenza sensibile e giovanile, che vale la pena di raccontare e condividere con gli altri.
Peccato per quelli che non riescono ad esserci, vi aspettiamo online alla prossima puntata.
Vorrei avere parole migliori di queste per spiegarvi quale privilegio per noi è questo viaggio con voi.
Under Review – Radio
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