“Ci hanno proposto di occuparci dello streaming delle finali di football americano, che ne dici?”
La risposta a questa domanda ha dato il via ad un’esperienza che fino a tre settimane fa, non immaginavo neanche possibile.
Soltanto due anni fa, siamo capitati per caso sugli spalti di un campo cittadino, per assistere ad una partita di football americano femminile.
Da quel momento siamo entrati a far parte di un movimento pazzesco, anzi “pazzeschissimo” e di una famiglia numerosissima senza neanche che ce ne accorgessimo troppo.
Due anni fa, non avrei mai immaginato di poter praticare agonisticamente questo sport, tre settimane fa non avrei mai pensato di essere nel team che trasmetteva le finali nazionali di questo sport.
Bizzarra la vita, fa sempre dei giri strani.
Siamo partiti senza neanche una certezza, a parte il metano che ti da una mano nei viaggi. Perfino il “telepass” non sempre ci ha assistito.
Abbiamo passato le due settimane precedenti alle finali tra prove tecniche, acquisti necessari, ricerche del settaggio migliore, trovare un alloggio a Milano nei giorni dell’Expo.
Nonostante tutto eravamo coscienti che per quanto avessimo provato, per quanto ci fossimo preparati, ci saremmo sicuramente imbattuti in qualche contrattempo da risolvere e qualche fallimento dal quale rialzarci.
E’ andata esattamente così, il caldo afoso di una Milano di inizio luglio non ha aiutato affatto.
Ci siamo ritrovati inseriti in una redazione, in un gruppo di persone che ha fisicamente conosciuto i propri compagni in quell’occasione.
Sintonia, armonia, star bene insieme.
Da subito.
I piccoli miracoli che la passione e lo sport fanno accadere.
Persone meravigliose che formano un meraviglioso team, nato dall’idea visionaria di un folle sognatore dal nome troppo buffo per essere davvero il suo.
Uomini e donne tanto diversi quanto coordinati e sincronizzati.
Il medesimo gruppo di persone diventati amici e famiglia nel giro di soli tre giorni.
Esperienze intense creano legami intensi.
Siamo stati bravi e possiamo fare mille volte meglio.
Ci pensate? Possiamo fare mille volte meglio!
A volte, mi rendo conto di essere un po’ folle ed incosciente, una di quelle persone che si butta senza sapere cosa la attende.
A volte è un rischio, vero, eppure questa è l’unico modo per cogliere le opportunità che ci si presentano davanti, diciamo che questo è quello che penso io.
Il bilancio di quest’esperienza?
Molto, “stra”positivo: ho visto delle finali che altrimenti non avrei visto, ho conosciuto persone meravigliose che difficilmente avrei conosciuto in altro modo, ho condiviso quest’avventura con Mauro.
Stanca morta, davvero, fino alle lacrime, ma ne è valsa la pena, fino all’ultimo chilometro.
Siamo pronti per nuove avventure. Abbiamo già una data. Abbiamo una nuova famiglia.
Ma che bella è la vita!
Più football americano per tutti!!
Andiamo a Milano?
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