Calcio

Serie A: i giovani non possono entrare

Il titolo di questo post mi è balzato alla mente  deciso ed immediato leggendo, su Gazzetta.it,  un articolo di Nevio Scala, allenatore del piccolo Parma dei miracoli, quello dei vari Osio, Sensini ecc.. per intenderci, in cui ricorda quando fece esordire un certo Gianluigi Buffon alla tenera età di 17 anni nella supersfida di campionato contro al corazzata Milan nel novembre 1995 ( per la cronaca quella partita finì 0-0 con miracoli ripetuti del piccolo Gigi).
Ecco, le parole del mister non possono che provocare tanta malinconia nel vedere che, nel nostro campionato, i giovani, ossia quelli che poi sono i titolari delle UNDER, al massimo giocano sporadicamente qualche partita nei top club o sono titolari nella serie B. Poi però ci si lamenta ogni anno che in nostro è un campionato incapace di valorizzare i talenti!
I nostri top club hanno sempre peccato di poco coraggio, non sanno aspettare la maturazione psico-fisica dei ragazzi, hanno fretta di vincere perché i bilanci e gli introiti televisivi lo esigono, se un ragazzo và, com’è giusto che sia, in difficoltà viene subito accantonato.
E qui l’esempio più lampante è quello del piccolo faraone El Shaarawy: dopo aver tirato la carretta Milan ( mai paragone fu più azzeccato!) per tutto il girone di andata, complice anche la personalità ingombrante del bad boy Balotelli,  al primo accenno di calo fisico il genio incompreso di Allegri lo ha spedito in panca e, cosa che mi ha lasciato di stucco, anche il ct Prandelli lo ha relegato tra le riserve preferendogli i vari Giaccherini ( sigh!).
Che dire dell’Inter neoindonesiana? Una squadra che negli anni ha perso gente del calibro di Longo, Balotelli, Destro, Santon per prendere gente come Alvarez, Rocchi!
Se il nostro movimento calcistico, o meglio chi lo governa, capirà che le nostre fortune nazionali sono arrivate perché nel passato qualche allenatore aveva deciso di puntare forte su gente giovane e sconosciuta come Del Piero, Totti, Pirlo, Nesta, Cannavaro, Buffon, Maldini, Baresi, Panucci, R.Baggio ecc.., allora anche la nostra Nazionale ne avrà benefici e finalmente riusciremo a non deprimerci vedendola giocare!
Perché come disse un grande uomo, prima che un grande calciatore ,  Stefano Borgonovo :”Io, se potessi, scenderei in campo adesso, su un prato o all’oratorio, perchè io amo il calcio!”

Mirko

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