Storie

Direzione Ancona

ancona

La nuova stagione parte con il suono del cicalino del telepass e il cartello autostradale che indica Ancona.
In viaggio verso Pesaro per lo spareggio della supercoppa, non c’è Federica alla guida, Wilson e la sua barba non possono certo essere confusi con lei. L’Audi A1 che sfreccia in direzione nord non ha il passo compassato della Panda a metano.
Dopo anni, in trasferta sarò solo, un esordio diverso.
Ginger arriverà all’ultimo secondo per la nostra prima radiocronaca sul social di Zuckerberg, l’unica certezza  di conforto in questa nuova stagione.
Faccio ricognizione del palazzetto, cerco di capire come sono le luci, i colori, gli spalti.
Sembra ci sia stata una piscina qui prima del parquet a listelli, di quelli che vedete sui campi di basket o nelle arene della pallavolo.
Un insolito pre-partita.

ancona

Ho l’impressione di sedermi in un spogliatoio con intorno visi che non riconosco, cerco quello di Federica e non c’è. Essere in squadra è anche questo, ti prepari e scambi qualche parola nervosa con visi familiari, sai come giocheranno i tuoi compagni e loro sanno come giochi tu. Sai che puoi voltarti durante la partita e sai che loro saranno in quella posizione, in appoggio alla tua giocata, a coprire il tuo movimento. Loro saranno crudelmente onesti e tu lo sarai altrettanto, almeno per quei quaranta minuti in cui la palla è in gioco.
All’improvviso è come se fosse di nuovo la prima volta che scendo in campo, guardo le scarpe rosa, guardo la maglia e guardo il numero sulle spalle, quello è il mio cognome eppure non è la stessa cosa.
Non oggi, non su quel parquet.
Non mi sono preparata come dovrei, ho saltato parte della settimana di preparazione ma oggi devo esserci. Ho fumato e non avrei dovuto, mi sento sola anche se non lo sono.
Le Nike nuove ai piedi e la consapevolezza che non posso sbagliare, non oggi, non alla prima uscita.
Avete quella sensazione di non riuscire a riempire lo spazio intorno a voi? Accade quando continuate a guardare solo quell’angolo vuoto invece di voltarvi dalla parte opposta dove tutti vi aspettano a braccia aperte.

ancona

C’è chi sugli spalti continua a cambiare seggiolino, su e giù su questi spalti di d’acciaio e plastica, troppo lontani dalla panchina.
Gli occhi non tradiscono mai, percorrono il campo di gioco avanti e dietro, instancabili.
Non importa le parole che pronunciate, se prestate attenzione allo sguardo, sarà difficile che vi menta.
Il tabellone segna due a zero.
L’azione si svolge sempre nella metà campo lontana da me, ho perso i primi due gol.
Con la fotografia sportiva è così, devi intuire l’andamento della gara indovinarne il flusso e posizionarti in attesa che l’azione venga verso di te, con pazienza.
Se non accade devi perseverare.
Devo mantenere la posizione, restare concentrata sul mio ruolo e fare al meglio quello che mi viene chiesto di fare. Resistere alla tentazione di andare in aiuto di una mia compagna, controllare il mio avversario e restare con la testa nella partita. Non è facile, se lo fosse, lo farebbero tutti.
Non guardare il tabellone ma sguardo al pallone, alla prossima giocata.
Affondare i contrasti e ripartire, l’ho fatto per tutta la mia vita, non ricordo mai di aver fatto qualcosa di diverso e mi fa felice come la prima volta che ho calciato un pallone da bambina.
Indico una parte del campo a te, mi volto e tu non ci sei. Sorrido triste e malinconico.

ancona

Non c’è nessuno che mi dice “malissimo…” con quell’accento inconfondibile.
Oggi non posso usare il tuo nome di battesimo solo per darti fastidio e non posso trovarti nella distinta della partita.
Sono qui per fare un lavoro e anche senza di te, farò qualcosa che ti renderà orgogliosa e qualcosa che ti farà scuotere la testa nel tuo gesto di disapprovazione preferito.
Non sei la più bella del reame, non hai le scarpette da principessa e non hai l’età per partecipare al ballo delle debuttanti.
Ma, perché c’è sempre un “ma” che invalida qualsiasi affermazione precedente, sei la migliore in campo.
Hai quell’istinto che non s’insegna nella scuola calcio, non s’affina con le sedute tattiche.
Ti scorre nelle vene è una parte di te e nemmeno ci fai troppo caso, hai imparato a seguirlo anche adesso che ti ha portato così lontano da casa.
Mi ripetono spesso: “Chiedile quanti titoli ha fatto vincere al suo mister…”, prima o poi lo farò.
Se avessi potuto l’avrei spinta io la palla in quella porta e avrei detto al ragazzino che hai saltato con un pick & roll che questo non è lo sport per lui.
4 a 2.

ancona

Un gol sulla sirena, quell’esultanza rabbiosa, per scacciare i cattivi pensieri e i dubbi.
Un colpo senza guardare la porta, d’istinto puro.
Cerchi di fare una cosa, la vuoi così disperatamente e quando continua a sfuggirti t’avvolgi in una spirale che non sembra avere una fine.
Quel pensiero ti distrae e t’allontana dal campo. Quando te ne liberi il cognome che porti sulle spalle smette di essere un peso.
S’intrecciano le storie e i pezzi di vita.

ancona

Il tabellone segna 00.00.
Qualcuno andrà a giocarsi una Supercoppa inaspettata e qualcun altro avrà il rimpianto di una occasione sfuggita in un secondo tempo ad alta tensione agonistica e sportiva.
Le foto di fine partita mi ricordano di te, questa è una consuetudine che hai sempre incoraggiato perché nel tuo sport senza i ricordi cosa vi rimarrebbe davvero? Le foto con le avversarie e le compagne compongono un puzzle di vita e fermano un pezzo di vita in un istante che durerà per sempre.
Verso sud a centosettanta all’ora.
Perché le promesse vanno mantenute.
Perché è meglio a casa di lei, così poi te ne puoi andare quando vuoi.
Perché la tua è una malattia ed è d’accordo anche Ginger.
Perché i regali restano semplicemente un oggetto.
Perché faccio il tifo per quello contro il quale vai a sbattere quando sei in bici nel cuore della notte.
Perché vederti truccata e vestita da donna mi ricorda gli anni che passano ma sono felice ugualmente.
Perché andiamo insieme a Lucca insieme dopo otto anni.
Perché siete un pezzo del mio cuore, quando mi ricordo di averne uno.

ancona

Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

To Top