Calcio

Le priorità di Iannella: «Il mio futuro? Ora penso solo all’Europeo»

La fortissima giocatrice livornese, pilastro della nazionale, non ha dubbi dopo l’addio del Cuneo, inglobato dalla Juventus: «Ci sarà modo e tempo per valutare. Felice per la salvezza, è stato un anno duro. Il futsal? Lo seguo in TV, ma non è ancora il momento giusto»

“Perché essere una persona normale, se sono già un mito?” Si chiudeva con questa frase decisamente ad effetto il film “Machete” (anno 2010) con Danny Trejo, il truce ma simpatico attore statunitense dalle origini messicane. Lo stesso discorso può valere per Sandy Iannella, a pensarci. Lei il confine tra giocatrice normale e mito l’ha passato da un bel po’. Ha già impallinato i portieri avversari 160 volte, gol più gol più meno. Contando quelli fatti in campionato, tra l’altro. Li ha spalmati tra Livorno, Torres, Mozzanica e Cuneo, vincendo tutto quello che si poteva vincere: scudetti (4), coppe Italia (2), supercoppe (5). Però mica è finita qui la storia di Iannella. Eh, ci mancherebbe. Perché lei è anche un pilastro della nazionale, quella che tra pochi giorni – precisamente dal 16 luglio al 6 agosto – sarà impegnata nell’Europeo in Olanda. In quei Paesi in cui si spera che ci siano più alti che “Bassi”. Certo è che Iannella è già con la testa nella terra di Van Gogh, perché la competizione è di quelle importanti, quelle in cui ogni giocatrice vuole dare il meglio di sé stessa e portare il risultato di prestigio. Ad aspettare le azzurre nel girone ci saranno Germania, Russia e Svezia. Non esattamente una passeggiata di salute, ma l’Italia e Iannella non staranno a guardare.

ADDIO CUNEO Proprio nelle ultime è arrivata l’ufficialità: la Juventus ha comprato il titolo sportivo del Cuneo, esattamente l’ultima squadra di Iannella. Anni di storia che si chiudono con la salvezza dello scorso anno ottenuta sul campo del Luserna, dove la giocatrice livornese, tra un de’ e l’altro, marca il cartellino 9 volte. Una notizia che ha immediatamente fatto il giro tra calciatrici e addetti ai lavori, perché il nome della new entry ha un certo e pesante fascino. Quindi con il Cuneo ai saluti qual è il futuro di Iannella? Non è ancora lecito saperlo, perché ora gli unici pensieri della livornese sono rivolti alla nazionale.

BEACH SOCCER E FUTSAL E come se non bastasse, nel prezioso curriculum di Iannella ci trova giusta cittadinanza anche lo sport dalla rovesciata facile, il beach soccer. Con la Lady Terracina BS ha partecipato agli europei di Nazarè, in Portogallo. Un’esperienza importante per Iannella, che ha tutti i presupposti per definirsi futuribile, in quanto la disciplina l’ha rapita e affascinata. E poco importa ora il discorso del risultato sportivo, ora il significato è più ampio. In poche parole “non finisce qui”, come diceva il compianto Corrado Mantoni nell’indimenticata Corrida. Poi ci sarebbe il futsal, capitolo ancora inesplorato dalla fortissima giocatrice toscana. Però l’interesse c’è, le partite viste in televisione pure. Deve ancora scoccare quella scintilla che dà il là a tutte le storie, quelle belle. Tanto, quando e se succederà, sicuramente a Iannella le proposte non mancheranno. Perché Sandy Iannella non si discute, sarebbe come andare in Olanda – visto che ci siamo – e discutere i “Girasoli” di Van Gogh. Impensabile.

Sandy, una stagione intensa quello dello scorso anno, culminata con la salvezza a una giornata dalla fine. Un tuo resoconto personale?

«È stato un anno difficile e duro. L’ obbiettivo era quello della salvezza, durante la stagione ci sono stati tanti ostacoli e tra infortuni e giocatrici che hanno lasciato la società ci siamo ritrovate con una rosa molto molto ristretta, rimpinguata con l’innesto di qualche primavera. Quindi, tirando un bilancio finale, posso dire che questa salvezza per me ha il valore di uno scudetto. E sotto l’aspetto personale sono contenta perché ho dato veramente un contributo importante per il raggiungimento di questa salvezza senza passare dai play out».

È notizia di qualche ora l’ufficialità dell’acquisizione da parte della Juve del titolo sportivo del Cuneo. Uno scossone importante per il movimento. Un tuo commento?

«Credo che il movimento femminile stia crescendo e lo vediamo infatti dalle società maschili che investono sul calcio femminile, come già hanno fatto Fiorentina, Sassuolo ed Empoli. L’arrivo della Juventus darà una scossa ancor più forte e credo che ben presto vedremo scritti altri nomi importanti nel campionato»

Più in generale, com’è stata accolta la notizia dell’ingresso di una società come la Juve nel calcio femminile?

«La notizia ha fatto subito un gran rumore, ovviamente il pensiero che a Cuneo non ci sia più una squadra di livello importante dispiace, perché ti fa capire quante difficoltà hanno le società femminili con i loro rispettivi presidenti a portare avanti una squadra e farla partecipare al campionato di serie A. Quindi mi auguro che le squadre che adesso non hanno un nome “importante” possano trovare una strada per proseguire il loro cammino senza problemi economici».

Ma torniamo a te. Per una giocatrice del tuo valore le offerte non mancheranno di certo. Puoi anticiparci qualcosa?

«Sinceramente adesso voglio pensare solo alla Nazionale. Il mercato è attivo ovviamente, ma ho la testa impegnata verso gli europei e devo stare concentrata per fare del mio meglio. Ne riparleremo più in là».

Oltre alla salvezza magari, quale ricordo ti porterai sempre dietro dell’esperienza a Cuneo?

«Ho conosciuto persone con cui ho legato molto e che mi porterò sempre nel cuore, persone con cui sicuramente non mi perderò di vista. Perchè i valori umani sono quelli che contano di più e mi sento di ringraziare Simona Sodini, lei è stata sempre a fianco a me in questo percorso e mi ha aiutata tantissimo».

Ti sei posta nuovi e particolari obiettivi per il prosieguo della tua brillante carriera?

«Come dicevo prima, ora mi godo il momento pensando alla nazionale, per quanto riguarda il futuro ci sarà tempo e modo. Diciamo che mi piacerebbe finire la mia carriera in un modo discreto e di poter fare il calcio a tutti gli effetti. Ma comunque sono serena, valuterò con molta calma».

A proposito di nazionale, Sandy. Quale  sarà il ruolo dell’Italia in Olanda?

«Abbiamo un girone di ferro e di certo non partiamo avvantaggiate. Siamo consapevoli che saranno 3 battaglie, ma noi le affronteremo con le nostre potenzialità. Prepareremo bene tutte le gare tatticamente e tecnicamente e poi ci butteremo il cuore e l’orgoglio che ci contraddistingue»

Ti abbiamo apprezzato tanto anche a beach soccer con il Terracina. Che esperienza è stata quella di Nazarè?

«Con le LADY è stata un’esperienza unica, mi sono sentita subito a casa. Le ragazze stupende e lo staff ed il presidente delle gran belle persone. Sono una grande famiglia ed io sono orgogliosa di farne parte. A Nazarè è stata un esperienza che mi ha segnata. Al di là del risultato sportivo ho conosciuto un altro mondo, un mondo dove mi rispecchio e che mi piace veramente tanto. La sabbia il sole, il mare e poi il pallone . Cosa si può chiedere di più?»

Iannella – futsal. Ci pensi mai?

«Sinceramente il calcio a 5 è una disciplina che mi piace molto. Lo seguo anche in TV. Ci ho pensato a dare una svolta e buttarmi in quel mondo, ma ancora non ho trovato la spinta giusta, forse perché non è il momento».

 

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