Futsal

Nanà non vede l’ora: «Aspetto la chiamata giusta, io sono pronta»

La bomber ex Lazio e Montesilvano non ha dubbi: «Voglio vincere ancora in Italia, le motivazioni sono a mille. Belgio esperienza positiva»

Segna ovunque, segna in tutti i modi. Fiuto del gol da bomber di razza, Fernanda Borzuk – più semplicemente Nanà – ha una gran voglia di tornare protagonista in Italia, dove ha già fatto abbondantemente parlare di sé vincendo due scudetti e una Coppa Italia. Un bottino che irrobustisce un curriculum già importante di suo, che non desidera altro che essere aggiornato. Il suo Massimiliano Bellarte è il nuovo allenatore del Rieti, conferma definitiva che Nanà tornerà quindi a far felice il suolo battente bandiera italiana. Le motivazioni sono a mille per Nanà, pronta a riabbracciare un campionato sempre più competitivo con il passare degli anni. E se tanto dà tanto, il ritorno della bomber brasiliana non potrà che implementare il livello dello stesso. Olimpus, Ternana e compagnia cantante, Nanà dal Belgio ha seguito tutto alternandosi tra le sue prodezze all’Anderlecht (calcio) e Charleroi (futsal), anche se l’amore per il pallone a rimbalzo controllato sembra spadroneggiare e nutrire un certo vantaggio sul fratello maggiore. Nanà vive di competizione, chiede il bis. Dove avrà possibilità di nutrire il suo DNA vincente ancora non è dato saperlo, il tutto è in lavorazione nell’intricata sessione del mercato estivo italiano. Gente che va, gente che viene. E nella seconda categoria ora c’è anche Nanà, il che non è poco.

Nanà, partiamo dal recente passato. Come valuti la tua esperienza in Belgio?

«Quando devi adattarti ad una nuova cultura è sempre un’esperienza positiva. Ho giocato a calcio nell’Anderlecht e a futsal per una squadra di Charleroi, quindi ho avuto la possibilità di restare nel gioco e di divertirmi».

Meglio calcio a 11 o 5? Cosa ti appassiona di più?

«Ho giocato tutta la vita a futsal ed è un altro sport rispetto al calcio. La spettacolarità del gioco non ha rivali, il fatto che mi diverte molto di più è stare sempre in compagnia della palla ed essere sempre protagonista. Questo è qualcosa di insostituibile per un giocatore di futsal».

Veniamo al presente. Sei in Italia insieme al tuo Massimiliano Bellarte, tornato nella madre patria. Siete felici di essere ritornati?

«Certo, felici di essere in un posto dove il futsal è ai massimi livelli da tutti i punti di vista. Per quel che riguarda la famiglia, saremmo felici dovunque insieme».

Avrai certamente seguito lo scorso campionato. Olimpus bi-campione degno, ma la Ternana non ha mollato fino all’ultimo.

«Un ottimo campionato della Ternana e dell’Olimpus che ha vinto tutto, ma quello che mi piace sottolineare è che tutto il campionato, grazie a tutte le squadre, è stato molto competitivo».

Futuro di Nanà. Con la giusta chiamata, avremo il piacere di rivederti giocare qui. Confermi?

«Beh se ci fosse una chiamata che mi garantisse la serenità e  la possibilità di divertirmi mostrando il mio futsal sarebbe perfetto, non aspetterei un secondo per accettare».

Il livello del futsal italiano cresce sempre di più. Nanà è pronta per ritornare da protagonista, a suon di gol?

«Certo, la competizione è la cosa più importante per me. Ho giocato solo due anni nel campionato italiano e sono riuscita con due squadre differenti a dare il mio contributo per vincere entrambi gli anni. Quindi sarebbe bellissimo poter fare qualche gol per aiutare la mia squadra e tentare un’altra volta di fare la stessa cosa».

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