Calcio

On the sidelines

Luglio, parcheggio del Guido Biondi.
La calura infernale di questo posto bruciato dal sole ti fa impazzire. Quando tre settimane fa in silenzioso pub hai proposto al tuo vecchio amico questa follia, non pensavi si sarebbe mai concretizzata. Maledizione e pazzia, insieme cucite a filo doppio intorno allo stesso sogno.  Così vicini da sentirne l’odore, l’erba calpestata dagli scarpini da calcio, l’odore acre della fatica e il caldo soffocante dello spogliatoio. Aspetti, i tuoi calciatori, sei un allenatore professionista ora, il responsabile tecnico della Virtus Lanciato. Tu e Mirko, come tanto tempo fa, come sarebbe potuto essere e per mille ragioni, che si dipanano come rivoli insidiosi, non è stato.
Quando avevi letto sul giornale che il presidente del club frentano durante la conferenza stampa aveva dichiarato trionfale che a disposizione del nuovo tecnico Eusebio Di Francesco c’erano solo ventiduemila euro, avevi sorriso. Scorrendo l’articolo, quello che ti era sembrato uno scherzo, una boutade estiva, prendeva corpo come un terribile e crudele colpo al cuore di una intera città. In serie C1, che ora si chiama Lega Pro, per non si sa bene quale motivo di carattere estetico, ebbene con quei soldi a disposizione per la campagna acquisti non si coprono nemmeno i costi delle pratiche per gli ingaggi. Sapevi in cuor tuo che sarebbe durato poco, quel sodalizio era destinato a sciogliersi presto, non appena il giovane tecnico abruzzese si fosse reso conto della trappola nella quale si era cacciato. Ma il peggio per i tifosi del Lanciano doveva ancora arrivare, una volta che l’allenatore designato aveva rassegnato le dimissioni, la farsa aveva preso forma in tutte le sua devastante realtà. In una affollatissima conferenza stampa il presidente annunciava che avrebbe affidato la guida tecnica del club a chiunque avesse mostrato abbastanza palle, si disse proprio così, da accettare l’incarico. Era chiaro che nessun allenatore tra quelli contattati aveva voluto essere accumunato a quella pagliacciata. La notizia era arrivata sui quotidiani nazionali e quella mattina pronto per la tua pinta mattutina eri andato al pub del tuo vecchio amico, sapevi che era li, dopo l’afterhours della domenica notte a pulire e farsi l’ultimo cicchetto, prima di andare a letto. Tu non volevi certo lasciarlo solo.

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